Codice Rosso: Denunciato
dalla moglie grazie al "Signal for help"
TERAMO,
13.11.2023 - Il
7 ottobre scorso, personale della Polizia di Stato della
Questura di Teramo in forza all’U.P.G.S.P. e alla
Squadra Mobile, dava esecuzione all’Ordinanza di
applicazione di Misura Cautelare degli arresti
domiciliari con apposizione di braccialetto elettronico
disposta dal Tribunale Ordinario di Teramo – Ufficio del
Giudice per le indagini Preliminari, nei confronti di un
soggetto raggiunto da gravi indizi di colpevolezza in
ordine al reato di maltrattamenti in famiglia nei
confronti della propria moglie.
L’attività
scaturiva a seguito di denuncia sporta dalla donna negli
Uffici del Locale U.P.G.S.P. della Questura di Teramo,
in quanto esasperata dalle continue vessazioni e
prevaricazioni subite.
Difatti nella
giornata del 20 settembre u.s. la stessa, mentre si
trovava presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Mazzini
di Teramo, ove si era recata accompagnata dal marito,
riusciva a comunicare al personale sanitario la propria
silenziosa richiesta di aiuto.
Ciò avveniva grazie
al “Signal for Help” un gesto della mano
internazionalmente riconosciuto quale strumento per
comunicare tacitamente una situazione di pericolo.
Il personale medico
ha subito capito il significato di quel gesto ed ha
attivato l’apposito protocollo, che ha consentito al
personale della Polizia di Stato in forza all’U.P.G.S.P.
e alla Squadra Mobile della Questura di Teramo di
intervenire prontamente e mettere in sicurezza la donna.
La stessa
denunciava agli agenti le innumerevoli angherie che era
stata costretta a subire negli ultimi 5 anni dal marito
per motivi di gelosia, episodi che si erano verificati
anche alla presenza dei figli minori.
L’uomo,
ossessionato dalla possibilità che la moglie potesse
tradirlo, era arrivato a costringere la donna ad
indossare un mini-registratore, appositamente cucito sui
pantaloni da lavoro al fine di acquisire eventuali
indizi utili a provare i rapporti extraconiugali da lui
sospettati.
In altra occasione
il marito aveva installato all’interno dello smartphone
della moglie un “keylogger” (dispositivo in grado di
registrare quanto digitato sulla tastiera del telefono
ed attivarne il microfono da remoto) al fine di poterla
controllare a distanza.
La donna, ormai
giunta ai limiti della sopportazione, decideva di
sfruttare l’appuntamento fissato per una visita medica,
nell’occasione propizia per denunciare il tutto.
A seguito di quanto
dichiarato dalla vittima la Polizia di Stato della
Questura di Teramo aveva provveduto a denunciare l’uomo
ed a ritirare in via cautelativa ex art. 39 TULPS nr. 5
armi da caccia che lo stesso deteneva regolarmente.
Portavoce Addetto stampa
Questura di Teramo
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