Elezioni Regionali: Vincono Marsilio e il centrodestra.
Sconfitti D'Amico e centrosinistra
L'AQUILA,
11.3.2024 -
In Abruzzo netta vittoria del
centrodestra nelle elezioni regionali che si sono svolte
ieri, 10 marzo..
Marco Marsilio,
esponente di FdI, fedelissimo di Giorgia Meloni e
governatore uscente, si conferma presidente con il 53,5% delle preferenze.
Luciano D’Amico,
ex rettore dell’università di Teramo, candidato
dell’ampia coalizione che va dal Pd ai 5 Stelle, da
Alleanza verdi e sinistra ad Azione, e Iv e Psi, ha
ottenuto il 46,5% dei voti.
L’affluenza definitiva è
stata al 52,2%, in calo rispetto al 52,87% del 2019: la più bassa di sempre
in Abruzzo.
Fratelli d’Italia, con il
24,1% delle preferenze, è risultato il partito che ha ricevuto più voti,
seguito dal Partito democratico (20,29%). Forza Italia è
terzo (13,4%), distanziati Lega (7,5%)
e Movimento 5 Stelle (7%).
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Domani,
Domenica 10 marzo, dalle ore 7:00 alle ore 23:00, si
vota in Abruzzo per l’elezione del Presidente della
Regione e per il rinnovo del Consiglio regionale.
Si vota in 305 comuni abruzzesi. I seggi elettorali sono
1.634, di cui 13 ospedalieri. Il totale degli elettori è
pari a 1.208.276 (dati del censimento effettuato al 15°
giorno antecedente il giorno delle votazioni).
Il Consiglio regionale, così come previsto dalla L.R. n.
9/2013, sarà composto da 31 membri, di cui sette
consiglieri per ciascuna circoscrizione dell'Aquila, di
Teramo e di Pescara, e otto consiglieri per quella di
Chieti.
Oltre ai 29 consiglieri eletti nelle liste
circoscrizionali, entrano a far parte di diritto
dell'Assemblea, il Presidente eletto e il candidato alla
carica di Presidente che ha conseguito un numero di voti
validi immediatamente inferiore.
Diventa Presidente della Regione il candidato alla
carica di Presidente che ottiene il maggior numero di
voti validi.
I candidati
La
tornata elettorale abruzzese presenta due candidati alla
presidenza: Marco
Marsilio, 56
anni, è quello appoggiato dai partiti del centrodestra (Fratelli
d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati), ai quali
si aggiungono l’Unione di Centro e la lista civica
“Marsilio Presidente”. Marsilio è
il presidente uscente della regione, eletto nel 2019 e
primo governatore d’Abruzzo espressione di Fratelli
d’Italia, il
partito di riferimento. Dal 2008 al 2012 è stato
deputato per il Popolo
della Libertà, dal
2018 al 2019 senatore con Fratelli
d’Italia.
Lo
sfidante è Luciano
D’Amico, 64
anni, in passato rettore dell’Università di Teramo, sostenuto
da una coalizione di centrosinistra formata da Partito
Democratico, Movimento5
Stelle, Alleanza Verdi-Sinista e Azione,
oltre che dalle liste civiche “Abruzzo
Insieme-D’Amico Presidente”, “Riformistie
Civici” (che
comprende al suo interno una buona rappresentanza di
Italia Viva) e “Abruzzo
Vivo”.
Come
si vota
Il meccanismo di voto
abruzzese non prevede il cosiddetto “voto
disgiunto”.
Nell’urna gli elettori
potranno esprimere al massimo due
preferenze per
i consiglieri
regionali, a
patto che non siano dello stesso sesso, pena
l’annullamento della seconda preferenza.
Potranno farlo solo se questi due candidati consiglieri
sono diretta espressione di una lista a sostegno di un
candidato presidente. Altrimenti, se si vorrà votare
soltanto un candidato alla presidenza, si potrà farlo
barrando il simbolo della coalizione, senza esprimere
alcuna preferenza per i consiglieri.
In
alcun modo, però, si potrà votare per un candidato
presidente e per consiglieri appartenenti a una lista
che non è ad esso collegata.
La legge
elettorale abruzzese prevede
un premio di maggioranza per le liste collegate al
candidato presidente che risulterà vincitore, tale da
consentire loro di avere il 60% dei seggi in consiglio
regionale.
Resteranno fuori dal consiglio le liste che avranno
riportato percentuali inferiori al 2% se fanno parte di
una coalizione che ottiene meno del 4%, mentre se vanno
da sole la soglia sarà appunto al 4%.
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