Usa, Lunedì 29
Novembre 2010 - Dal giornalista
giuliese-americano, Benny Manocchia, riceviamo e
pubblichiamo l'Opinione sul caso Wikileaks:
Questo signore dei
wikileaks ha fatto tutto quel lavoro per
la...gloria? Oppure e' riuscito a intascare una
grossissima somma? E se ci ha cavato fuori un
bel gruzzolone, chi lo ha pagato? Questo e' il
vero nocciolo della questione. Perche' se quella
persona ha fatto tutto per...divertimento,
ebbene o e' matta o e' scema. Se invece le
avevano promesso un assegno bello grosso (e
grasso), allora c'e' da chiedersi: chi lo ha
pagato? E qual era lo scopo della richiesta?
Perche' dovete ammettere che se ognuno di noi si
mettesse a registrare conversazioni e emails
tra amici, conoscenti, imprenditori, uomini
politici, beh, alla fine potremmo mettere
assieme un librone piu' lungo della bibbia.
Oggi sappiamo che la
Clinton ha chiesto di indagare il "lavoro" delle
Nazioni Unite, come se gli Stati Uniti non
facessero parte dell'ONU. Oggi appuriamo che
Berlusconi e' amico di Putin e si e' permesso di
portare in Italia ricchi contratti per le
industrie di casa nostra. Vergogna, Silvio!
L'Italia non ha bisogno
del business russo. Cosi' come la Befana esiste
e si sta gia' preparando per il suoi vorticosi
giri nel mondo.
E si appura, oggi, che gli
Stati Uniti sono pieni di complessi, non credono
a nessuno, per questa nazione gli alleati sono
"falsi" e da temere. Certo, per il lettore
italiano che non e' mai stato in USA e conosce
la nazione soltanto per il tramite dei film di
Hollywood, tutto questo e' agghiacciante. Per
chi vive qui da tanto tempo, invece, sono "novita'"
abbastanza ridicole.
Insomma ognuno cerca di
cavare del marcio dalle rivelazioni del signor
wikileaks. Molti non ci crederanno. Molti invece
si', ma alla fine, che cos'e' tutto questo
chiasso? Solo perche' qualcuno ha scoperto che
la diplomazia altro non e' che una farsa? Non lo
sapevate? Ebbene ora lo sapete. |