Gli uomini del
presidente scontentano gli americani
Usa, Sabato 17 Luglio 2010 - Da Benny
Manocchia, giornalista giuliese emigrato negli
Usa, riceviamo e pubblichiamo:
Caro Direttore, vivo negli
Stati Uniti da moltissimi anni e sinceramente
posso dire di non avere mai visto un presidente
americano lavorare a ruota libera come Barack
Obama. Che cosa voglio dire? In fondo non ci
vuole molto per "fare contenti " gli elettori
una volta eletti alla Casa Bianca. Ritoccare le
pensioni (soprattutto in un momento di crisi),
cercare di limitare le spese pubbliche,
tenere pronto il dito che blocca qualsiasi
aumento delle tasse. Mica ci vuole molto,
dopotutto. Ebbene questo Presidente ha fatto (e
sta facendo) tutto il possibile per esasperare
il popolo di questa nazione. Direttore, gli
statunitensi si lamentano ogni giorno, urlando
anche. Sono 18 milioni i disoccupati ma c'e' da
credere che siano di più, molti di più. I costi
della vita crescono, Obama blocca quel piccolo
4/5% di aumenti per il costo della vita,
promette aiuti economici nel campo delle
assicurazioni per la salute poi spiega che per
quattro anni bisognerà pagare un tanto ogni mese
perchè soltanto nel 2014 la nuova legge avrà
vigore. Miliardi di dollari spesi non si capisce
ancora bene per quali motivi. Forse per salvare
Detroit e l'industria USA delle auto. Oppure le
ricche banche USA, il vero "diavolo" che gli
americani odiano. Obama continua ad apparire in
tv per annunciare il passaggio di una nuova
legge "che aiuterà il cittadino americano". Ma
il giorno dopo si apprende che è tutto il
contrario. Quando venne eletto,Barack Obama
aveva il 58 % dei favori del popolo. Oggi il 60%
degli americani non ha più fiducia in lui. E
puoi contarci che a novembre il partito del
presidente perderà il Congress cosicchè i
repubblicani getteranno nel cestino dei rifiuti
tutto quanto Obama crede di avere ottenuto. E
devo dire che non ha senso,perchè Obama è una
persona intelligente e
potrebbe essere uno dei
migliori presidenti statunitensi. Senonchè,
hanno notato gli esperti, sono i suoi "uomini di
fiducia" che creano tanti problemi. E' forse
parte della politica? Buon lavoro.
Benito “Benny”
Manocchia
è nato a Giulianova e,
come suo fratello
maggiore Lino, si
trasferì negli USA nel
1955 da dove cominciò a
collaborare con alcuni
giornali italiani. Firmò
un contratto con la
Rusconi Editore, casa
editrice alla quale è
rimasto legato per quasi
30 anni, girando mezzo
mondo per servizio. Ha
scritto “un paio di
libri che nessuno ha
letto”, si schernisce.
Sogna spesso il pesce
fritto di Giulianova, le
lunghe nuotate da un
molo all'altro, le
traversate di migliaia
di...metri con il
sandolino e gli amici
che ha lasciato a
Giglie.
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