Il pensiero del grande
giornalista giuliese in America
Lino Manocchia ci ha scritto
un'amichevole lettera esprimendo le sue
sensazioni e gli immancabili ricordi che
suscita in lui, sull'altra sponda
dell'Oceano Atlantico, il derby di domani
tra Giulianova e Pescara. Onorati di questo,
abbiamo creduto di pubblicare le emozioni
che dall'America farciscono l'amore per la sua Giulianova
e per il calcio
giallorosso.
La gara
dei ciclopi
Un derby scompare, un altro più vivo,
avvincente spunta dalle onde dell'Adriatico.
Teramo si accuccia alle falde del Gran
Sasso, Pescara riaccende una fiaccola mai
spenta.
Giulianova, erede di un passato, cornucopia
di successi, di nomi, di volti a tanti di
noi cari, ritorna alla ribalta.
Mancano Dante Paolini, Epimerio
Taffoni, Poliandri, Piccioni e Tancredi, e
Braga, Esposito, e poi Morselli, Granata,
che scrissero la storia della Castrum con la
loro presenza a Chieti, Sulmona, Ascoli,
Fermo, Vasto, incidendo il loro stemma, la
loro volontà, le loro imprese rinnovatesi
sul vecchio Falini che oggi ospita due
squadre degne della posizione occupata in
classifica.
Vincerà Giulianova o Pescara? Gli abruzzesi
della metropoli americana, pur seguendo le
fasi di una partita di baseball o di
football, seguiranno con ansia lo
svolgimento della gara dei "ciclopi": almeno
così si spera, e la vittoria premi il
migliore.
Lino Manocchia/New York, Sabato 19 Settembre
2009
Il
legame con il Giulianova Calcio
Da una nota biografia di
Walter De Berardinis: "Alla fine degli anni ’30, quasi
diciottenne, ebbe modo (Lino Manocchia) di conoscere e
frequentare l’Avv. Attilio Re. Le prime battute
dell’Avvocato furono profetiche: “perché non
scrivi come tuo padre francescuccio, scrivi sul
nostro Giulianova calcio. Se sbagli ti aiuto
io”. Arrivò quel giorno, la squadra vinse e
dovette mantenere la parola data. Poco dopo si
recò al Caffè di Germano, nel cuore di Corso
Garibaldi, l’Avvocato lesse l’articolo ed
approvò. Scese in tutta fretta le scalette che
conducono al lido e trasmise, con l’unico
telefono pubblico, tutto l’articolo alla
redazione. Quel primo articolo gli consentì di
prendere la tessera d’ingresso al campo. Il
padre, severo, insistette per non farlo
continuare, è gli ripeteva sempre: “ con
questo mestiere ci si muore di fame”. Ma lui
serafico rispondeva: “Ma papà, tu sei un
morto di fame!”.
Poi iniziò le cronache della famosa Coppa
Alleva, in occasione della festa della Madonna
dello Splendore del 22 aprile e la sua
partecipazione a bordo della splendida Lancia
Lambada di Pierino De Felice, con tanto di
premiazione con la banda di Introdacqua, diretta
dal noto maestro Di Rienzo. Poi tutte le
cronache del calcio giuliese: vero, vivo,
combattuto sempre nella lealtà, quello di
Paolini, Taffoni, Poliandri, Rossi, contro
squadroni del calibro della Maceratese,
Sambenedettese, Fermana, Teramo, Chieti, Vasto
ed altre... Di lì a non molto partì per gli
Stati Uniti, dove ha conosciuto fama e
successo, e dove tuttora risiede.
Lino
Manocchia è nato a Giulianova il 20
febbraio del 1921, primogenito del
giornalista e scrittore, il Cav.
Francesco Manocchia, e di Filomena
Spadacci. Ha
incontrato ed intervistato personaggi
come: Frank Sinatra, Dean Martin, Perry
Como, Rocky
Marciano, Juan Manuel Fangio, Mario
Andretti
e tanti altri illustri.
Durante il
lavoro con Voice of America, Manocchia
ha avuto modo di intervistare cinque
Presidenti americani: Eisenhower,
Kennedy, Johnson, Carter e Clinton.
Nella foto a fianco è con l'attore Paul
Newman.
Le amicizie giuliesi
A Giulianova, gli amici
più cari che frequentava
erano: Carlo Marcozzi (poi sposato
con la Branciaroli), Guido Pompei, Renato
Campeti, Ernesto Ciprietti, l’affezionato
Giancola e poi Giorgio De Santis, figlio del
Sindaco, il geometra Bruno Solipaca, Dante
Paolini, Poliandri, Rossi,
Epimerio Taffoni,
quest’ultimi noti sportivi giuliesi.
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