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Pescando nella memoria di Liliana

 

Sabatini Branciaroli

La scrittrice giuliese rivive il passato in un saggio
di Lino Manocchia

GIULIANOVA, novembre 2009 - Liliana Sabatini-Branciaroli è nata a Giulianova ed ora vive a Pescara dove ha risvegliato il mulino a vento della sua memoria scrivendo un saggio rievocativo di vicende, nomi, testimonianze interessanti di un tempo che fu.
Il libro è come una favola tenue e squisita, svolta con grazia delicata, sottigliezza di dialoghi e dolcezza di tocchi.

Liliana Sabatini Branciaroli in una foto con i suoi tre figli

L’autrice ha ripescato dalla memoria, giorni avvincenti e date con  una facilità di mente senza eguali. Ha senza dubbio strappato un velo al passato per riviverlo nel presente con tanto amore.
Liliana non ha rimorsi e rifarebbe tutto quello che ha fatto poichè «la vita va accettata come te la offre il destino».

Il viaggio attraverso il tempo di Liliana inizia dall’asilo di Giulianova, dal portone massiccio e grigio,un piccolo piazzale ed un’ampia stanza piena di piccole scrivanie e sedili.
«In fondo alla stanza c’era l’armadio dei sogni», ricorda la fanciulla, ammirata da tanti per la sua naturale bellezza. Il giardino, le pesche pelose, il gioco delle noci,

il casotto della spiaggia, il Convento di Mosciano S.Angelo, il diploma, la gita scolastica e poi il matrimonio, la nascita dei suoi tre pupattoli, la gita in montagna, la grande paura, sono rimembranze care a molti che, per destino, nella vita hanno attraversato momenti e situazioni simili. "Lilli" aveva 16 anni allorché decise di fare una

foto-studio del fotografo Carlo. «Venne abbastanza carina. Un giorno, passando per il Corso, Luigi (Gino) Branciaroli (il marito, nella foto con lei sui campi di neve) entrò da Carlo e chiese informazioni su chi fossi. Da quel momento iniziò la "love story" che non ha avuto più fine. La sua più grande sorpresa fu allorchè l'Ing. Marucci, direttore della scuola industriale, la chiamò per l'insegnamento di italiano, storia e geografia poiché mancavano i professori richiamati in guerra.

E l’aver studiato la Divina Commedia e le poesie del Foscolo, Carducci e Leopardi, fu di grande ausilio per la "neo professoressa". Dopo un anno di supplenza, Liliana seguì il marito, tenente del Genio stanziato a Bologna. «Quando nacque il primo figlio Flavio, la gioia fu indescrivibile per tutti», narra Liliana. La coppia si trasferì a Macerata, semprea causa della guerra e due anni dopo dalla nascita di Flavio fu la volta di Peppino. Era il maggio 1948.
Quando chiediamo: Ma cos’è l’amore? L’autrice risponde:«E’ la base della conoscenza umana». E racconta del padre Peppino:«Mio padre comprò la casa nel 1922, dopo il suo ritorno dagli Stati Uniti. Era partito giovanissimo, con la nave che aveva impiegato più di un mese per la traversata, portando con sè un carico umano di dolori, di speranze per il nuovo mondo. Papà ritornò in America, più tardi - aveva 70 anni- in compagnia di mamma,ed al ritorno si stabilì nella casa al centro del corso dove insieme alle mie sorelle abbiamo raccolto le nostre incertezze, aspirazioni, delusioni, dolori e gioie. E fu lì, che papà, amante della musica, spirò il giorno della Festa della Madonna dello Splendore, mentre la banda paesana transitava sotto il suo balcone».
«Tantissimi flash tornano nella mente, al ricordo del passato»,
dice la Sabatini-Branciaroli, e ad elencarli tutti diventa troppo lungo ed accorato.
«A Pescara abbiamo trovato un altro angolo di vita piacevole, altri amici,altre situazioni che non fanno rimpiangere il Paese».
Il libro della Sabatini è stato accettato e premiato anche dalla Giuria nazionale dell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano (Arezzo).

Lino Manocchia

Lino Manocchia è nato a Giulianova il 20 febbraio del 1921, primogenito del giornalista e scrittore, il Cav. Francesco Manocchia, e di Filomena Spadacci. Ha incontrato ed intervistato personaggi come: Frank Sinatra, Dean Martin, Perry Como, Rocky Marciano, Juan Manuel Fangio, Mario Andretti e tanti altri illustri. Durante il lavoro con Voice of America, Manocchia ha avuto modo di intervistare cinque Presidenti americani: Eisenhower, Kennedy, Johnson, Carter e Clinton. Nella foto a fianco è con l'attore Paul Newman.
Le amicizie giuliesi
A Giulianova, gli amici più cari che frequentava erano: Carlo Marcozzi (poi sposato con la Branciaroli), Guido Pompei, Renato Campeti, Ernesto Ciprietti, l’affezionato Giancola e poi Giorgio De Santis, figlio del Sindaco, il geometra Bruno Solipaca, Dante Paolini, Poliandri, Rossi, Epimerio Taffoni, quest’ultimi noti sportivi giuliesi.
 
 
 
 
 

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