BIOGRAFIA DI BRUNO
IERACI pseudonimo
VALEQUARANTASEI
VALEQUARANTASEI Italo
Romeno, biondo, occhi di
ghiaccio di colore
azzurro a volte verdi,
nato a Giulianova in
Abruzzo, il 14 Agosto
2000, stesso giorno di
nascita di Graziano
Rossi, il papà diValentino. Otto anni,
corre con lo pseudonimo
di VALE46, pilota di
sicuro avvenire, è il
più giovane corridore al
mondo ingaggiato da una
casa motociclistica: la GRC , prestigiosa
azienda costruttrice di
moto leader Mondiale.
Conosce i campioni del
motomondiale, come
Simone Corsi e Michel
Fabrizio, Mattia Pasini
e Marco Simoncelli.
La sua pista
preferita è
quella dei
fratelli Ciprietti,
a Giulianova,
mitico asfalto
ove Valentino
Rossi con la sua
minimoto faceva
galoppare,
indomiti, i
cavalli del suo
motore.
Piccolissimo,
Bruno ha disputato
già 29 gare: ne
ha
vinte 24,
con 4 pod minori. In
Romagna, terra di motori
e di piloti, ha sempre
vinto. I suoi amici
ideali sono: Valentino e
Graziano Rossi, eroe di
tante battaglie, con il
suo aiuto il giovane
pilota spera di correre
nel motomondiale. Il
ragazzo da lui
preferito, tra i giovani
piloti, è il suo amico
Luca Marini, fratello di
Valentino Rossi.
Bruno ama anche la
Signora Stefania, mamma
dei due piloti, impressi
ormai indelebilmente nel
cuore del piccolo
Abruzzese.
A cinque anni, per un
caso fortuito, avviene
il suo incontro con la
minimoto.
Alla scuola materna
disegna il numero 46
senza ancora conoscere i
numeri; a sei anni vince
il trofeo di minimoto
Lanciotti & Iaconi con
il suo fatidico numero
preferito.
Orgoglioso per la sua
vittoria, il giorno
dopo convinse la sorella
a condurlo a Tavullia,
ove voleva conoscere
Valentino che, secondo
il suo contesto mentale,
era diventato un collega
“pilota.”
Naturalmente non riuscì
ad incontrare il suo
mito, ma il furbo non si
scoraggiò ripiegando sul
padre del suo idolo.
Fortuna volle che
Graziano fosse in paese
e soprattutto di
buonumore; così avvenne
l’ incontro tra Bruno e
Graziano che spiazzato
da tanta impunita
dolcezza invitò in casa
sua il pilota. Il
piccolino fece un gesto
eclatante e con uno
spontaneo moto del
cuore, decise di
regalargli la sua prima
coppa!
Graziano Rossi parlò con
lui trattandolo da vero
agonista e,
ringraziandolo per la
generosità, raccontò di
Vale e delle sue
scorribande da
ragazzino; poi lo
rispedì a casa... carico
di doni.
Dopo qualche giorno,
come per magia,
Valentino e Bruno si
incontrarono per la
prima volta nel luogo
preferito dal “sette
volte campione del
mondo” e da suo padre:
la mitica Cava di
Tavullia. Bruno
racconta:” Valentino
sembrava un angelo,
tanto era bello”.
Da
quel momento inizia
l’avventura più bella
per un bimbo innamorato
delle due ruote. Altri
incontri con Valentino;
viene invitato al
paddock del motomondiale
presso la Clinica Mobile
nel Mondo di Claudio
Marcello Costa. Le tante
vittorie su minimoto, un
campionato
Nazionale amatoriale
vinto con tanta
facilità, l’incontro con
Denis Polini,
l’amicizia con i
Campioni del
Motomondiale... gioco
che continua con la casa
Lombarda GIMOTO che gli
sponsorizza le tute da
corsa; il fortunato
incontro con Walter
Tommasi, Patron del team
ALTO-RE, la prestigiosa
azienda AGV gli
sponsorizza i caschi
simili a quelli di
Valentino. Due sono le
cose che ama di più, il
nome Vale46, andare in
macchina con Graziano
quando in pista fa il
Drifting, la sua amica
preferita è Eva Enger.
Il riferimento
spirituale di Bruno è il
padre Francescano
Gianmaria Polidoro di
Assisi Pax, mentre
l’amico preferito, tra
gli adulti, è il
Comandante Generale dei
Corpi Sanitari
Internazionali,
Onorevole Alessandro
Della Posta. Bruno è
orgogliosamente
scudiero, con tanto di
mantello, della
Confederazione dei
Cavalieri
Crociati-Malta. Nel
cuore porta sempre il
suo primo maestro e
grande meccanico,
Massimo Ciprietti, con
il fratello Davide, che
tante volte lo ha
raccolto in pista
dolorante. Sulla tuta
della GIMOTO, per il
sociale porta i loghi
della Confederazione dei
Cavalieri
Crociati-Malta, quello
dei Co.S.Int. Nel
sociale è impegnato nel
progetto “corri in pista
sicuro in strada.” Nel
terremoto che ha colpito
l’Abruzzo è testimonial
della federazione
motociclistica Italiana
con il progetto L’ABRUZZO
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