Giulianova,
Lunedì 31 Maggio 2010 -
Il giorno dopo la
retrocessione in Seconda Divisione, sancita
dalla sconfitta di Andria, ci si chiede cosa ne
sarà del Giulianova. Il presidente Dario
D’Agostino si concede qualche giorno di
disintossicazione ma rassicura sul futuro.
“Mi sento abbattuto, ma ci sta. La vita va
avanti, si tratta pur sempre di sport. Diciamo
che quest’anno è andato tutto fin troppo male,
così come forse lo scorso anno andò tutto fin
troppo bene, con la promozione in Prima
Divisione. Adesso, almeno un paio di giorni per
metabolizzare il problema e poi si riparte per
preparare l’iscrizione al prossimo campionato di
Seconda Divisione entro la scadenza del 30
giugno”, annuncia. D’Agostino, però, va
oltre: strizza l’occhio all’eventuale richiesta
di ripescaggio, nonostante lo sforzo economico
non da poco, un milione di euro, che questo
comporterebbe per il versamento della
fidejussione: “Solo nei primi mesi di luglio,
quando si saprà se qualche squadra non si
iscriverà al campionato di Prima Divisione,
vedremo il da farsi”, afferma il presidente che
congela anche l’argomento dell’allenatore.
Bitetto è legato al Giulianova da un altro anno
di contratto: “Dovremo parlarne a giorni.
Bisognerà vedere se se il tecnico ha voglia e
stimoli giusti, i presupposti fondamentali, per
proseguire il rapporto con il Giulianova”.
Anche Pino Greco ha un altro anno di contratto.
D’Agostino metterà attorno ad un tavolo
allenatore e direttore sportivo non solo per
programmare la prossima stagione ma per capire
se tra i due esistono le condizioni di ritrovare
le sintonie sfiorite da alcuni mesi. Sul fronte
giocatori, la musica non cambia granchè: “E’
presto per cominciare a parlarne con cognizione
di causa, in attesa della piega della situazione
alla scadenza del 30 giugno. Restano in piedi
gli interessamenti per Vinetot, Migliore, Dezi,
Faragalli, ultimamente anche per Campagnacci, ma
non c’è ancora nero su bianco”, rileva
D’Agostino. Sul destino di Campagnacci pende la
spada di Damocle del possibile fallimento del
Perugia, che lo ha in comproprietà. Se il 20
giugno la società dovesse essere dichiarata
fallita, il Giulianova avrebbe “tutto”
l’attaccante. Giochi aperti alla ridda di voci,
intanto, sul ritorno di Giorgini o in panchina,
associato all’acquisto della società da parte
dell’industriale ternano Longarini, già
ventilato all’epoca di Bruno Sabatini, o come
direttore tecnico con Roberto Cappellacci
allenatore. Corsi e ricorsi, insomma. |