- "Presidente", come
definisce l’anno che se ne va per il Giulianova?
”Sicuramente positivo, anche se faticoso.
Abbiamo ottenuto una promozione insperata ed
esaltante in Prima Divisione dove speriamo di
rimanere portando avanti con coerenza la
politica dei giovani”
- Com’è lo stato di salute della società dopo
il rischio di fallimento?
”Stiamo procedendo nella giusta direzione.
Oggi abbiamo approviamo il bilancio, ci rimane
il debito con Equitalia, sul quale stiamo
lavorando. A margine, proseguono i contatti con
imprenditori, anche di fuori, che sono disposti
ed interessati a sostenere il nostro cammino. Si
tratta di concretizzare una rete di rapporti
tessuta da tempo”
- Anche nel 2009 si è manifestato il grave
problema della carenza dei campi per gli
allenamenti. Cosa si prevede, in proposito?
”Su questo punto, che è base di un progetto,
speriamo di riallacciare quanto prima un dialogo
con il sindaco Mastromauro e l’Amministrazione
Comunale, impegnati finora con la variante al
Piano Regolatore”
- L’anno si è chiuso con due sconfitte, a
Rimini e a Potenza, che hanno fatto scivolare il
Giulianova in zona play out. Preoccupato?
”Non dovrei esserlo se penso che il
Giulianova, per il gioco espresso e per le
occasioni da goal avute, avrebbe meritato di non
perdere diverse partite e di vincerne molte
anche tra quelle pareggiate”
- Significa che i 19 punti in classifica
valgono molto di più?
”Almeno 6-7 in più, che mancano per episodi
non favorevoli. Penso alle due parate prodigiose
di Tesoniero, il portiere del Potenza su
Carbonaro, e ai due eurogol del Rimini sugli
unici tiri scagliati verso Dazzi nella domenica
precedente. Se poi ripenso, dopo avere rivisto i
filmati, alle 13 occasioni avute con il Pescara,
al piede del portiere della Spal che da terra
intercettò il goal della vittoria sul tiro a
botta sicura di Migliore, oppure al tiro di
Campagnacci a tu per tu con il portiere del
Cosenza, mi convinco ancora di più del nostro
credito con la buona sorte. Un fatto è certo:
anche quando abbiamo perso, non siamo stati mai
dominati”
- Tuttavia, sono mancati i goal. Arriverà la
“famosa” punta?
”Abbiamo diversi contatti per un attaccante
centrale, per completare il reparto, considerato
che Melchiorri si trascina un infortunio. Non è
facile, i costi sono elevati. Prendete
Ceccarelli: il Cosenza non lo impiega, ma il suo
ingaggio non è per noi. C’è anche l’idea di un
centrocampista avanzato, come Conte del Palermo.
Noi, però, prima di acquistare dobbiamo vendere.
Solo che il momento di crisi è pesante e tutti
la pensano allo stesso modo. Guardi il Cesena,
che pure sta lottando per la promozione in Serie
A: è interessato a Migliore e Dezi, ma prima
deve smaltire la rosa”
- E i soldi della Lega? E’ vero che vi aveva
promesso la mutualità entro il 31 dicembre?
”E’ così. Purtroppo le società di Serie A e
B, per i motivi che dicevo prima, non versano la
loro parte e il presidente Macalli si vede
costretto a rinviare il pagamento che ci aveva
promesso”
- Cosa si sente di dire ai tifosi per il
2010, anche alla luce dell’ennesima multa,
questa volta per i petardi a Potenza?
”Che sarebbe il caso di non esagerare,
appunto, con le multe. Avete visto il presidente
della Cavese? Ha rimesso la squadra al sindaco
perché non ce la faceva più a sostenere i costi
delle sanzioni. Ecco, vorrei una vivacità più
sana attorno al Giulianova. Anch’io, come i
tifosi, non condivido le norme che vietano di
portare i tamburi e gli altri strumenti del
tifo, ma bisogna prenderne atto ed inventarsi
qualche maniera diversa di sostenere la squadra.
La necessità, in fondo, non aguzza l’ingegno? Un
po’ come stiamo facendo noi, in società. Tengo a
dire, comunque, che ringrazio i tifosi, perché
rappresentano il valore aggiunto di questo
Giulianova. E quelli che affrontano le trasferte
più difficili sono anche coraggiosi” |