"Hanno parlato tanto,
in effetti. Io ero sicurissimo di non avere
commesso fallo ma ho sbagliato a non buttare la
palla fuori. Indeciso, mi sono fermato,
l’arbitro, però, mi ha invitato a proseguire
gridandomi “vai, vai”. Ed io sono andato avanti”.
Le immagini televisive hanno anche confermato
l’impressione avuta sul momento, che Lei ha
tirato in porta senza convinzione. “E’ vero,
non avevo più la serenità per concludere in
maniera convinta”. Mengoni ha sostenuto che
Lei ha esagerato nella caduta, di averla appena
sfiorata, anche se la tv sembra dimostrare il
contrario: “La decisione del direttore di
gara è stata sacrosanta. Mengoni mi ha dato una
manata colpendomi all’occhio, tanto che ho
dovuto fare ricorso alle cure del medico, senza
nemmeno rendermi conto che, intanto, ci era
stato assegnato il rigore. Non avevo certo
l’intenzione di approfittare della situazione,
né prima né dopo il rigore”, aggiunge
Carbonaro. Sulla partita, anche l’attaccante
giallorosso è entusiasta della prestazione del
Giulianova: “Abbiamo rischiato di perdere una
gara che avremmo meritato di vincere. Il Pescara
dovrebbe fare un esame di coscienza nel
considerarsi fortunato di aver portato via il
pareggio dal Fadini. E’ stata la più bella
partita che abbiamo disputato, per gioco, per
gestione della palla, per le numerose occasioni
costruite, anche purtroppo le abbiamo sbagliate.
Io stesso ne ho mancate alcune e me ne
dispiaccio, sono sicuro insieme ai miei compagni
che le hanno mancate. Mister Bitetto ci ha fatto
i complimenti, nell’intervallo della gara,
invitandoci a continuare sulla strada dei primi
45’”, afferma l’ala del
Giulianova. Un
Giulianova che, domenica, è chiamato ad un altro
durissimo impegno, in casa della cocapolista
Portogruaro. Con quale spirito, Carbonaro? Con
la consapevolezza di poter affrontare ad armi
pari chiunque o le occasioni sciupate contro il
Pescara possono lasciare qualche scoria nella
fiducia? “Innanzitutto, cercando di
concretizzare di più. Noi sappiamo che, essendo
una squadra giovane, dobbiamo sopperire ad
alcune lacune, anche di esperienza, correndo più
degli altri, puntando all’intensità del gioco.
Come ho già detto, il tecnico è soddisfatto di
questa mentalità e ce lo ha ripetuto ancora
oggi, alla ripresa egli allenamenti”,
ribatte l’attaccante. Quali sono le possibilità
di questo Giulianova, in definitiva? “E’
ancora presto per affermarlo. Alla vigilia del
campionato eravamo spacciati, dopo siamo
diventati dei fenomeni. No, ha ragione Bitetto
quando dice che dobbiamo mantenere un profilo né
alto né basso, di equilibrio, domenica dopo
domenica”, conclude Paolo Carbonaro, da
Palermo, altra luccicante “scommessa” del
Giulianova baby. |