Prendiamo la partita di
domenica scorsa con il Real Marcianise. Non
siamo stati fortunati nei dettagli-chiave. In
ogni caso, mi aspetto una bella partita, visto
che il campo del Cornacchia è diverso da quello
del Fadini”
- Dove, in effetti, non
si può giocare più al calcio…
“Vero, e il Giulianova
è più penalizzato, non solo perché leggero, ma
perché non può esprimere più il suo gioco veloce
e di prima”
- Ma basta questo a
spiegare come mai non sa vincere gli scontri
diretti dopo una bella vittoria a Cosenza?
Ovvero, esiste un problema del Fadini?
“Io direi che, intanto,
il Marcianise ha preso buoni punti in trasferta,
ma avremmo meritato di vincere per le occasioni
create nella ripresa. In generale non so, forse
c’è stato un rilassamento, come nel caso di
Potenza, dopo una fase bella del campionato.
Chiamiamoli peccati di gioventù”
- Nel derby di andata
venne spontaneo definire il confronto con la
corazzata Pescara un duello tra Davide e Golia.
Domenica lo sarà ancora di più?
“Allora sfruttammo
anche l’effetto-sorpresa, ma resta sempre un
duello Davide contro Golia. Solo che Davide deve
giocarsi al meglio il lancio della sua fionda.
Anche perché questo derby capita in un momento
particolarmente sbagliato: il Pescara ha
cambiato allenatore ed è andato a vincere in
casa della Val Giovenco, seppure con due episodi
favorevoli, tanto per rimanere nel tema
conduttore di questo girone”
- C’è il rischio che il
Giulianova baby avverta la suggestione dello
stadio Adriatico?
“Se penso che io stesso
ho sofferto in panchina la suggestione del San
Vito di Cosenza, dove c’erano 5000 spettatori,
immagino che a maggior ragione i giocatori in
campo possono avvertire quella dell’Adriatico,
che ne avrà almeno 11 mila. Ma io credo che
durante la partita l’adrenalina si tramuterà in
impegno senza troppi pensieri per l’ambiente
attorno”
- Per il Giulianova
occorrerà una prova di incoscienza più che di
maturità?
“Un mix della maturità
tattica che sa trasmettere Bitetto e
dell’incoscienza tipica dei ragazzi”
- Se dovesse arrivare
una vittoria con una prova convincente tipo
Cosenza, il mercato sarà chiuso?
“A dire il vero io non
lo vedo con le porte spalancate nemmeno adesso.
Questo è u n mercato in cui le squadre si
mordono la coda come il cane: vogliono o devono
vendere prima di acquistare. E ora cercano
giovani con entusiasmo e fame di carriera. Se
permettete, una scoperta che noi abbiamo fatto
in tempi non sospetti. Le motivazioni, oggi,
fanno la differenza”.
Capita l’antifona? |