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Carrara, Domenica 14 Novembre 2010 - Giulianova liquefatto, secondo copione, dopo un primo tempo di tutto rispetto al termine del quale più della impacciata Carrarese avrebbe potuto e dovuto trovarsi in vantaggio. Invece... Priva degli infortunati Bontà e De Simone, e dello squalificato Di Nardo, la squadra di Cerone è scesa in campo sul 4-4-2 annunciato, con Testoni terzino destro e Sosi centrale in difesa, con Pucello in mediana e Margarita tornante, modulo già applicato nel derby con il Celano. I giallorossi si sono "presentati" bene con una buona opportunità per Pirelli, contrata, ed una conclusione di Morga parata in due tempi dal portiere Gazzoli, alle quali la Carrarese ha ribattuto con un tiro insidioso di Redomi, di poco a lato. Ma è stata ancora di Pirelli, al 21', la ghiotta occasione di schiodare la partita dallo 0-0, conclusa alta dal giovane attaccante. Insomma, un Giulianova funzionale e lucido, capace di controllare a dovere la temibile vicecapolista e di creare problemi alla...marmorea difesa locale. C'è voluto un superbo Merletti, invece, al 32' per negare d'istinto un goal a Gaeta, bravo nella conclusione al volo da pochi passi. Grande rischio al 35' per un malinteso tra Merletti e Polinesi, rimediato in calcio d'angolo. Sono stati evidenti segnali di una crescente offensiva dei padroni di casa nel finale del primo tempo, interrotta al 40' da un colpo di testa di Pirelli bloccato da Gazzoli.  Ma tutto è crollato, per i giallorossi, al 4' della ripresa, per via di un calcio di punizione chirurgico di Gaeta che non ha lasciato scampo a Merletti. Per la cronaca, la Carrarese ha rotto un digiuno di 279', sebbene su gioco da fermo.  Immediata e furiosa, però, la reazione del Giulianova. Appena 1' più tardi, infatti, Rinaldi ha avuto la palla per il pareggio, ma Gazzoli è riuscito a deviare in angolo. Ed appena Cerone è passato al 4-2-4 a trazione anteriore provato giovedì, inserendo Schneider, al 12' Margarita ha costretto Gazzoli ancora ad un probante intervento in corner. Cerone ha calato un altro "carico" da dieci, Paponetti al posto di Morga, stesso minuto della sostituzione di Zampagna con Vigiani nelle file della Carrarese. Naturalmente, il Giulianova, gettandosi in avanti alla ricerca del pareggio e senza il "filtro" di Pucello a centrocampo, si è esposto a qualche pericolo in contropiede, ed al 25' sono giunti il raddoppio e la doppietta di Gaeta, scattato sul filo del fuorigioco tra le maglie sfilacciate della difesa giuliese. E sarebbe stato tris al 35' se Merletti non si fosse superato sull'ennesima ripartenza della Carrarese. Tris che, però, è giunto al 38' per un colpo di testa di Cori, svettato su un calcio d'angolo. Davvero un epilogo disastroso che conferma la mollezza, caratteriale e tattica di questo Giulianova. Unica consolazione la sconfitta delle sue concorrenti che lo tiene a galla.

TABELLINO

CARRARESE (4-4-2): Gazzoli; Marchetti, Anzalone, Benassi, Vannucci; Redomi, Corrent, Conti, Cori; Zampagna (14' st. Vigiani), Gaeta (st. 33' Giovinco). All.: Monaco.

GIULIANOVA (4-4-2): Merletti; Testoni, Zoppetti, Sosi, Polinesi; Margarita, Pucello (10' st. Schneider), Croce, Rinaldi; Morga (14' st. Paponetti), Pirelli (27' st. Torbidone). A disp.: Robertiello, Faragalli, Gubinelli, Bebeto. All.: Cerone.

Arbitro: Giorgetti di Cesena; Assistenti: Andreoli-Albani

Marcatori: st. 4' e 25' Gaeta (C), 38' Cori (C).

Ammonizioni: 15' Redomi (C), 45' Pucello (G).

Note: Spett. 2000 circa, con una decina di tifosi giallorossi. Angoli: 5-4 per il Giulianova. Recuperi: pt. 1'; st. 5'.

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Panchina e penalizzazione spine per D'Agostino

Giulianova, Domenica 14 Novembre 2010 - Domani si prevede una giornata di stress per il presidente Dario D'Agostino e la società. La prima spina nel fianco per il presidente è la scadenza del pagamento degli stipendi e dei contributi. L'operazione dovrà essere portata a termine prima della verifica della Covisoc, e solo domani sera se ne conoscerà l'esito. Intanto, secondo Rai Regione, la panchina di Cerone torna in bilico a seguito del crollo della squadra a Carrara. C'è da non augurarsi di essere nei panni di D'Agostino.