Giulianova,
Martedì 24 Agosto 2010 - Francesco Morga
ha "fame". Ha fame di riscatto, di goal, di
carriera. Non esita a considerare Giulianova "un
trampolino di rilancio",
dopo alcune stagioni in
cui ha cercato di rincorrere i suoi sogni e si è
ritrovato a sbattere il muso con la realtà, non
sempre felice e fortunata, del calcio e della vita. "Ero al Tor di Quinto, in Eccellenza, quando partecipai
all'Europeo Under 18 con la Nazionale Dilettanti
di Polverini. Ci furono contatti con il
Lokomotiv di Mosca, mentre si interessavano a me
altre squadre come la
Sampdoria, ma il Messina mi sottopose un
contratto quadriennale importante. Scelsi di
rimanere in Italia". Non tutto filò per il
verso giusto. Il Messina lo cedette in prestito
in Serie C a quattro squadre diverse in due anni: al Genoa, a gennaio al Pergocrema, nel campionato
successivo alla Biellese ed ancora a gennaio
alla Juve Stabia. "Dopo due anni ci fu il
fallimento del Mesina, andai in Interregionale
al Guidonia, dove segnai 12 reti, dopo in
Eccellenza al Palestrina, 10 goal, e la stagione
passata in Serie D al Casoli, dove ho realizzato
16 reti (15 per le statistiche; ndr)", racconta
la sua breve ma intensa carriera il 24enne
centravanti. Non sembra spaventarlo l'attesa
della tifoseria di vedere in lui il risolutore
dell'atavico problema del goal del Giulianova: "Avevo
parecchio mercato in Serie B, ma quando si è
prospettata la possibilità del Giulianova non ci
ho pensato su.
L'impatto è stato ottimo. Sono qui per giocarmi
questa carta, di reti ne ho sempre segnate, farò
di tutto per ripagare la fiducia che hanno
riposto in me il presidente D'Agostino, il
direttore Tambone e l'allenatore Cerone. Per me
è un anno importante, sono contento di essere in
una piazza calorosa, che ha fame di calcio.
Anch'io ho fame di goal e ambisco a scalare di
nuovo le tappe verso le categorie superiori.
Magari cominciando con il Giulianova". Famelico,
appunto, il ragazzo!
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