Palena
(Ch), Lunedì 19 Luglio 2010 – Giuseppe
Tambone ha fatto una capatina in serata
all’Hotel Terrazzo
d’Abruzzo, il quartier generale del Giulianova
nel ritiro di Palena. Il direttore generale
è impegnato sugli obiettivi più immediati della
società: “In questo momento stiamo cercando di
chiudere alcune operazioni in uscita, in primia
Dezi e Faragalli, richiesti in Serie A, e ci
stiamo attrezzando in attesa della categoria
nella quale militeremo”, afferma Tambone. La
ricerca di una punta, sicuramente, secondo un
clichè ormai consolidato e aggiornato dalla
partenza di Campagnacci e Carbonaro, dai tempi
di recupero abbastanza lunghi per il rientro di
Melchiorri. “Vedremo cosa ci serve. La linea
generale della società è quella di strutturare
la squadra con una spina dorsale di elementi di
buon affidamento attorno alla quale valorizzare
i giovani. In Prima o Seconda Divisione la
politica non cambia, anche se cambierebbe,
naturalmente, la qualità dei giovani su cui
puntare”, chiarisce il dg. A sentire Tambone l
finestra per la Prima Divisione è ancora aperta.
Ci sono concrete speranze di ripescaggio? “Per
quanto mi risulta sì. A me dispiace leggere cose
non completamente vere sul conto del Giulianova.
La nostra società è prima in graduatoria nei
requisiti per il ripescaggio” afferma Tambone,
al quale, tuttavia, viene da chiedere: resta
l’ostacolo dei 400 mila euro del contributo alla
Figc che il Giulianova non può permettersi: “Ma
il problema non è solo del Giulianova. Nessun
può e vuole pagare una simile cifra. Un po’
tutti giocano a nascondino, molti bluffano
ostentando l’aspirazione al ripescaggio. La
realtà, tuttavia, è ben diversa”, aggiunge il
giovane direttore generale. Insomma, un fronte
comune di “disperati” che potrebbe indurre
Macalli e la Lega Pro a rivedere le proprie
posizioni sulla richiesta dei 400 mila euro?
“Non credo che la Lega riveda la propria
posizione. Il vero problema, che è anche una
beffa, è che si vogliono coprire i “buchi” delle
società non virtuose con i soldi delle società
virtuose che hanno rispetto le regole. E la Lega
riveda anche la posizione sull’impiego dei
“under”, altrimenti davvero è penalizzato due
volte chi segue la giusta linea di condotta” |