Giulianova,
Domenica 30 Ottobre
2011 -
L'Associazione di
Cultura Politica
Cittadino Governante
replica al comunicato
divulgato dai dipendenti
della Giulianova
Patrimonio:
LE BUONE AMMINISTRAZIONI
CREANO POSTI DI LAVORO
CERTI NEL TEMPO
Le falsità contenute nel
comunicato della
Giulianova Patrimonio
meritano qualche
risposta.
Le critiche espresse in
Consiglio Comunale dal
consigliere Arboretti
erano rivolte alla
Giunta e al Presidente
della Giulianova
Patrimonio; non
riguardavano affatto i
dipendenti della stessa.
D’altra parte, che per
caso ogni volta che
viene criticata
l’amministrazione
comunale devono
risentirsi i dipendenti
del Comune? No,
ovviamente; anzi, i
dipendenti possono,
tranquillamente,
condividere le critiche
rivolte ai loro datori
di lavoro pro tempore!
Innanzitutto, quindi,
rassicuriamo i
lavoratori della
Giulianova Patrimonio:
per il Cittadino Governante il lavoro è un diritto fondamentale di
tutti;
il Consigliere
comunale Franco
Arboretti li ha elogiati
per quello che fanno e,
anzi, ha auspicato, per
loro, la certezza
occupazionale nel tempo.
Basta ascoltare sul
nostro sito i tre
interventi che egli ha
pronunciato nel
dibattito consiliare
riguardante la
Giulianova Patrimonio.
Al Presidente Di
Giambattista e al
Sindaco Mastromauro -
che probabilmente sono i
veri estensori della
delirante lettera -
diciamo, invece, di
smetterla con questa
tambureggiante
propaganda
mistificatrice condita
di continue offese nei
confronti di chi
squarcia il velo che
cerca di coprire la loro
evidente incapacità
amministrativa. Di
smetterla, anche, di
considerarsi come gli
elargitori discrezionali
di posti di lavoro
ritenendo che i
dipendenti siano alla
loro mercè come fossero
sudditi: quei posti di
lavoro sono ovviamente
necessari in un Comune
civile e vengono
remunerati tramite le
tasse di tutti i
cittadini che le pagano.
E di smetterla,
infine, di parlare di
presunta acredine
politica o odio
personale: la politica è
una cosa seria!
La nostra critica è fondata sul fatto che essi stanno creando, con
scelte sbagliate, una
sorta di Comune
parallelo sempre più
elefantiaco, sottratto
ai controlli del
Bilancio comunale
complessivo, pur
attingendo da esso
cospicui trasferimenti,
e che, quindi, è
destinato nel giro di
pochi anni al fallimento
trascinando nel dissesto
finanziario anche il
Comune.
D’altra parte, perché
è stata messa in vendita
la farmacia comunale?
Perché c’è un buco di
circa 4 milioni nel
Bilancio comunale.
E perché c’è un buco
siffatto? Perchè
l’amministrazione
sperpera il denaro
pubblico, trasferisce o
si impegna a trasferire
denaro (che non ha) alle
società partecipate del
Comune quali Società
Patrimonio, Ente
d’Ambito Sociale,
CIRSU-SOGESA (presso
cui nomina, a volte,
amministratori
inadeguati al vertice),
fa passi più lunghi
della proprie gambe
nella Spesa senza
ottenere tutte le
risorse previste per
legge nelle Entrate.
E’ possibile far andare
avanti questa spirale
perversa?
E’ possibile che i
cittadini debbano
vedersi venduti i propri
gioielli di famiglia,
magari prossimamente
anche Kursaal, piazze,
scuole, altre aree
verdi, per ottenere, tra
l’altro, solo di qualche
anno l’allontanamento
del fallimento del
Comune?
Tutto ciò è
inaccettabile agli occhi
dei lavoratori e di
tutti i cittadini. Le
patologie vanno curate
tempestivamente. Tanto
per cominciare la
Giulianova Patrimonio
(che ci costa, solo per
essere gestita circa
300.000 euro l’anno!)
non può decuplicare le
proprie attività come è
stato proposto
dall’amministrazione,
anzi le attività
esistenti devono tornare
progressivamente, senza
traumi per i lavoratori,
all’interno del Comune,
mettendo a punto una
completa squadra della
Manutenzione cittadina
con budget certi,
prioritari, ogni anno (e
si sarebbe dovuto fare
già da molto tempo).
Infine qualche domanda
all’Arch. Di
Giambattista (
Presidente della
Giulianova Patrimonio):
-
Perché non fa rispettare il contratto
che ha col Comune
per la gestione
della farmacia
comunale, valido
fino al 2015, visto
che è l’unica
attività che fa
guadagnare (e anche
abbastanza) invece
di farla vendere?
-
Perché ha gestito così male la vendita
della scuola
Acquaviva facendo
perdere alla
collettività
giuliese almeno un
milione di euro?
-
Perché non ha difeso il Kursaal dallo
sfregio urbanistico
in atto sul lato
nord?
-
Esiste tutta la documentazione
comprovante il
rispetto delle
procedure di
evidenza pubblica
nella spesa che
effettua che
annualmente ammonta
a circa 2.500.000
euro?
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