Giulianova,
30.11.2011
-
Dall'Associazione di
Cultura Politica "Il
Cittadino Governante"
riceviamo e
pubblichiamo:
Quando si risponde
usando l’artiglieria
pesante vuol dire che si
è stati colpiti in pieno
centro!
Che raffinata eloquenza
quella del sindaco
dinanzi alle
osservazioni del
Cittadino Governante
sull’esito del consiglio
comunale sul tema della
vendita della farmacia.
Un linguaggio da
“primo cittadino” che
non rispetta affatto le
opinioni di quel dieci
per cento e più di
cittadini che
l’Associazione
rappresenta: “cellula
arborettiana, soft war,
manipolazione della
verità, velleitario
Murdoch” e si potrebbe
continuare sia con
questo comunicato
dell’ufficio staff del
sindaco che con villani
epiteti usati in altri
comunicati come ad
esempio “truppe
cammellate” per non dire
dell’ampio manifesto
diffamatorio di qualche
mese fa (pagato dai
cittadini ed esposto
sulle pubbliche
bacheche) contro il
dott. Arboretti. Questo
è lo stile di un sindaco
sempre latitante, che
evita l’incontro faccia
a faccia, più volte
richiesto, alla radio o
in un dibattimento
pubblico. Il Cittadino
Governante è fiero di
fare, con tutti i suoi
mezzi,
controinformazione
corretta dinanzi al
ritmo forense e
ridondante di una
maggioranza che dà
spesso notizie
fuorvianti. Ancor più
grave è che a riempire
la bocca del sindaco (e
talvolta anche di
assessori e consiglieri)
sia un ufficio di staff
con tanto di capo di
gabinetto,
profumatamente pagato
anche in periodo di
difficoltà finanziarie
(37.000??? euro), il
quale dovrebbe limitarsi
alle comunicazioni
istituzionali anziché
scendere così
pesantemente in campo su
questioni politiche ed
offendere chiunque
disapprovi l’operato
della giunta; tanto
accanimento si
spiegherebbe solo con il
fatto che la
sopravvivenza di tale
ufficio staff è
palesemente legata a
questa amministrazione.
Si risponda con
chiarezza a domande come
le seguenti e in caso
siano tutte risposte
affermative si taccia
per evitare ulteriori
brutte figure:
La giunta Mastromauro ha
inutilmente allarmato
cittadini e consiglieri
sulla inevitabilità
della vendita della
farmacia? (Inutilmente
visto che il
riequilibrio di bilancio
è stato raggiungo anche
senza tale vendita).
La giunta Mastromauro ha
usato termini come
“dissesto, squilibrio di
bilancio, mancato
rispetto del patto di
stabilità, arrivo del
Commissario” per
giustificare la vendita
della farmacia?
Anche dopo l’asta andata
deserta, la giunta
Mastromauro ha
dichiarato di voler
vendere la farmacia
rimodulando la procedura
di alienazione?
È vero che nel consiglio
comunale del 23 novembre
la giunta Mastromauro ha
evitato di accogliere
l’emendamento della
opposizione che
chiedeva, nel rispetto
delle 2.657 firme
raccolte dal Comitato
per la salvezza della
farmacia, di ricorrere a
referendum popolare in
caso di intenzione di
futura vendita?
È vero che con il testo
approvato dalla giunta
Mastromauro la vendita
della farmacia è
scongiurata solo per
quest’anno?
È vero che il testo
approvato dalla giunta
Mastromauro non contiene
la dicitura “la farmacia
non è più in vendita”
mentre la mozione della
opposizione sì?
Tutta l’Associazione di
cultura politica è in
attesa di sentire chiare
risposte in merito e
comunica di proseguire
nella tutela degli
interessi della comunità
giuliese, nel rispetto
della volontà popolare e
nella lotta contro la
disinformazione. Si
informa inoltre che i
nostri strumenti di
diffusione mediatica
sono il frutto di
autofinanziamento e di
solerte attività di
volontariato da parte di
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