Giulianova, Mercoledì
26 Gennaio 2011 -
“Lavoro, ripresa
economica e una città,
Giulianova, da sottrarre
alla mummificazione alla
quale, non solo sotto il
profilo urbanistico, è
stata condannata per
decenni. Questi gli
obiettivi che ci siamo
dati, e che verranno
conseguiti non
unicamente, ma anche,
con la ripresa
dell'attività edilizia.
Un settore trainante
dell'economia che versa
in gravissima crisi, con
la perdita, in tutta
Italia, di 250.000
occupati, con la
produzione scesa del 20%
e l’utilizzo di
ammortizzatori sociali
saliti del 300%.”. Il
sindaco Francesco
Mastromauro scende in
campo replicando al
consigliere Franco
Arboretti, che lo aveva
attaccato in un recente
comunicato stampa
muovendo nei suoi
confronti una serie di
addebiti relativamente
alle risposte date ad un
gruppo di artigiani e
piccoli imprenditori
locali.
“Il consigliere
Arboretti, che definisce
'fantomatica' la lettera
degli imprenditori salvo
poi attribuirne
credibilità, cita Carlo
Petrini e Michele Serra
invitandomi a far
riferimento a seri
economisti perché,
altrimenti, susciterei
ilarità. Ma da ridere
c'è ben poco, quando non
si ha lo stipendio
garantito e le persone
perdono lavoro. Per
carità”, continua il
sindaco “la
diversificazione delle
attività è necessaria,
ma non mi si venga a
dire che l'edilizia sia
sprovvista di un ruolo
rilevante. E poiché
Arboretti vuole
referenti autorevoli,
gliene fornisco uno io,
cioé Alessandro Gaetano,
ordinario di economia
aziendale all'Università
Tor Vergata. Il quale lo
scorso 22 dicembre aveva
individuato tra i
settori economici dalle
maggiori potenzialità
proprio l'edilizia,
invocando misure
incentivanti a favore
del comparto per
contribuire al riavvio
del motore
dell'economia, ingolfato
dalla crisi. Io quindi
dico che occorre
restituire dignità
all'edilizia, e lascio
volentieri ad Arboretti
i suoi sofismi bucolici.
In ogni caso
– conclude il sindaco –
bisogna vedere chi ha
il naso lungo di
Pinocchio, perché il
consigliere Arboretti
mostra di ignorare, in
riferimento alla VAS,
che la relativa
procedura per
l'assoggettabilità deve
essere fatta prima
dell'approvazione, e non
dell'adozione, come
peraltro specificato
anche dalla Regione. E
l'adozione di un PRG è
cosa diversa
dall'approvazione. Sui
ritardi, poi, stendo un
velo pietoso. Se si
fosse dato retta ad
Arboretti, saremmo
ancora impegnati a
discutere in consiglio
comunale! Altro che PRG”.
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