Giulianova, Sabato 29 Gennaio 2011 -
In
riferimento alle recenti
dichiarazioni rilasciate
dal consigliere Gianluca
Antelli in ordine
all'Ambito Sociale,
i sottoscritti
capigruppo consiliari
dei partiti di
maggioranza intendono
specificare quanto
segue:
il consigliere Gianluca
Antelli, tentando di
fare sfoggio di cultura
amministrativa, con
un'arroganza che non
trova il necessario
conforto di una
conoscenza meno
approssimativa,
persevera nell'errore.
Vero è che la normativa
da lui richiamata
prevede la soppressione
dei consorzi di
funzione, ma è del pari
vero che l'Ambito
Sociale Tordino non è un
Consorzio, né tantomeno
un Consorzio di
funzioni, quindi non
destinatario delle
previsioni antelliane.
Difatti, facendo
riferimento alla natura
giuridica dello stesso
Ambito Sociale, la
Regione Abruzzo, con
nota del 24 maggio 2007,
prot. n. 5008/DM5,
ribadiva che “all'Azienda
Speciale Consortile
oggetto di una specifica
azione innovativa
prevista dal Piano
Sociale Regionale (…),
promossa e finanziata
dalla Regione (…), può
competere esclusivamente
la gestione e
l'organizzazione dei
servizi sociali
dell'ambito Tordino, e
non la rappresentatività
dei Comuni dell'ambito
medesimo”. Ciò
significa che l'Ambito
Sociale non è titolare
di funzioni
amministrative e,
quindi, è un semplice
gestore di servizi. Il
risultato di ciò, è
dunque la non
assoggettabilità alle
norme che prevedono la
soppressione dei
consorzi di funzioni,
come peraltro ben
evidenziato dal
presidente Marialivia
Buonpadre la quale, lei
sì a differenza di
Antelli, ha ben
dimostrato non solo di
essersi documentata ma
di aver esattamente
inquadrato il problema.
La smaniosa e persino
acrimoniosa volontà del
consigliere Antelli di
“fare notizia”, di
cercare a tutti i costi
visibilità, e di ergersi
maldestramente a
paladino dell'interesse
pubblico, purtroppo per
lui ha gracili
fondamenta, sia
giuridiche che
argomentative.
Evidentemente è egli
stesso ad aver bisogno
di una maggior
attenzione per
garantirgli una sicura
conoscenza delle norme
ed evitare macroscopici
errori interpretativi.
Se da un lato è
apprezzabile la
preoccupazione del dott.
Antelli di combattere
gli sprechi e tagliare
le spese inutili,
dall'altro lato però
sorge spontanea una
domanda, che ci poniamo
e che poniamo ai
cittadini: ma come mai
il dott. Antelli, così
vigile, poi dimentica
che recentemente ha
avuto un incarico,
ovviamente a pagamento,
nello staff dell'ex
assessore regionale alla
Sanità? E i soldi che
egli percepisce, sono o
non sono uno spreco di
risorse pubbliche? Sono
o non sono spese
superflue? Ce lo dica,
per favore, il
consigliere Antelli. E
magari ci dica anche se
non sarebbe meglio
utilizzare quelle cifre
per destinarle, ad
esempio, ad abbattere il
costo dei ticket a
favore dei cittadini.
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