Giulianova,
Giovedì 13 Gennaio 2010 -
“SIAMO ARRABBIATI”
Come personale dell’IIS Cerulli (docenti e ata),
esprimiamo tutta la nostra contrarietà
all’accorpamento del nostro storico istituto con
l'istituto alberghiero “Crocetti”.
“Siamo stanchi” di ripetere che tale
accorpamento creerà un Istituto con oltre 1300
alunni (in netto contrasto con i criteri di
dimensionamento stabiliti dalla legge),
suddivisi tra l’altro, in indirizzi di studio
che non presentano alcuna affinità didattica, e
con gli inevitabili problemi gestionali per
entrambe le
istituzioni scolastiche.
Eppure tutte le indicazioni, sia della
Confindustria, che del ministero, prevedono che
la tanto attesa ripresa economica del paese,
debba necessariamente passare attraverso il
rilancio della formazione tecnica e
professionale, riconoscendo così agli istituti
tecnici l'esclusiva competenza per
l'insegnamento nel settore tecnologico. Invece
tale accorpamento è basato e auspica un forte
calo del settore tecnologico che la nostra
scuola rappresenta!
Questo è, purtroppo, il senso della nota del
Sovrintendente alla Pubblica Istruzione della
Regione Abruzzo, del 21 agosto 2010, che ha
motivato la delibera della giunta regionale.
“Lamentiamo”
che le decisioni prese non abbiano tenuto conto
dell’incremento del 20% delle nuove iscrizioni
nello scorso anno scolastico. Né, tanto meno si
è tenuto conto delle richieste pervenute dal
territorio e dall’utenza.
“Riteniamo”
che sarebbe stato assai più razionale compensare
il momentaneo sottodimensionamento dell'IIS
Cerulli aumentando l’offerta formativa con
l’attivazione dei nuovi indirizzi già richiesti
nonché prevedere la costituzione del Centro
Provinciale Istruzione Adulti, come già
deliberato a dicembre dalla
giunta provinciale, la quale ha giustamente
considerato Giulianova baricentrica, in quanto
geograficamente atta a recepire un vasto bacino
d'utenza (di oltre il 60% della popolazione
provinciale).
“Siamo stufi” di subire: di vedere che,
decisioni così importanti per il nostro
territorio, che mettono in gioco il futuro dei
nostri ragazzi, vengano prese da istituzioni più
attente agli aspetti burocratici.
“Siamo delusi” dalla poca considerazione
delle decisioni ( vedi delibera del Comune e
della Provincia), prese dopo innumerevoli
incontri, con forze politiche, dirigenti e
uffici scolastici.
“Siamo amareggiati”
Parliamo di numeri....... 500 è un numero, ma
anche 900 è un numero e il ministero della
Pubblica Istruzione ha indicato questi due
parametri di riferimento come ottimali. Sono due
limiti; come mai viene guardato il limite minimo
e non viene preso per niente in considerazione
il limite massimo????
Il limite massimo ha ugualmente una sua dignità,
infatti nelle altre regioni possiamo vedere che
in caso di superamento del limite massimo si è
avuto lo sdoppiamento delle istituzioni, ed in
caso di deroga si è adeguatamente giustificata
tale scelta, come, ad esempio, fatto dalla
regione Puglia.
La Giunta Provinciale
di Teramo aveva ritenuto “non assentibile”
l'accorpamento “in quanto il numero degli
studenti avrebbe superato i 1300 alunni”
Vogliamo creare a Giulianova l'istituto piu'
grande della Provincia? Per dopo lamentarci
della difficile gestione? Forse siamo una
metropoli per giustificare tale decisione??? No
siamo una città di 22.000 abitanti, e dobbiamo
quindi avere addosso i problemi delle scuole di
Roma e Milano? oppure no, si vuole solamente,
come siamo abituati a vedere a Giulianova,
rovinare quello che già abbiamo?
Se andiamo a vedere nel dettaglio le indicazioni
ministeriali, le deroghe per il
sottodimensionamento sono ammesse nel caso di
istituti tecnici e professionali con una
molteplicità di indirizzi e strutture ( e quindi
di piu' difficile gestione): l'IIS Cerulli ha
già 4 indirizzi nell'Iti ( Meccanica,
Elettronica, Elettrotecnica e Informatica) e nel
Professionale ha due indirizzi di qualifica
(Telecomunicazioni e Meccanica) oltre
all'indirizzo quinquennale di Manutenzione e
Assistenza Tecnica.
Chiediamo
al nuovo Direttore Generale dell'Ufficio
Scolastico Regionale per l'Abruzzo di
riesaminare la delibera della Regione
Abruzzo in modo da non penalizzare l'IIS Cerulli,
l'unica istituzione tecnica sulla costa
abruzzese da Silvi a Martinsicuro, che
costituisce, ad oggi, il solo nervo portante
dell'industria e dell'attività produttiva
presente sul territorio. |