Giulianova, Lunedì 2
Maggio 2011 -
“Interessante ed
elegante davvero la
mossa del presidente
Chiodi. La mia
indignazione, secondo
quanto da lui scritto su
Facebook, puzzerebbero
di zolfo. E secondo lui
sarei io lo scorretto
istituzionale.
Complimenti. Ottimo
stile. Da vero
gentleman!”.
Torna ad essere teso il
clima tra il sindaco
Francesco Mastromauro
e il presidente della
Regione Gianni Chiodi
che su Facebook ha
accusato recentemente il
primo cittadino giuliese
di essere
istituzionalmente “scorretto”
aggiungendo come la sua
fosse un “finta”
indignazione che “puzza
di zolfo”.
“Intanto”,
dichiara il sindaco
Mastromauro, “la mia
contrarietà era reale ed
ora, a ragione, la è
ancor di più, e consegno
ai cittadini, giuliesi e
non, il giudizio sullo
stile usato dal
presidente Chiodi, che
non mi sembra elegante,
ed istituzionalmente
scorrettissimo. A fronte
di ciò, vorrei invece
soffermarmi sul tenore
usato nelle mie
richieste, inoltrate
secondo i giusti
criteri, quelli cioè
della ufficialità, come
si conviene tra Enti.
Nella prima, quella del
14 febbraio
relativa alla R.S.A.
della Piccola Opera
Charitas a Villa Volpe
ed inviata tanto a
Chiodi quanto al
Presidente della V
Commissione consiliare
permanente, Nicoletta
Verì, scrivevo
testualmente: ' Si
chiede
alle SS.LL. di valutare
la possibilità di
concordare un
urgentissimo incontro
con lo scrivente, anche
per conoscere
eventualmente le ragioni
che ostano - se ragioni
ve ne sono - alla
conclusione del
procedimento per
l'accreditamento della
citata struttura, vanto
ed orgoglio della
collettività locale'.
Non mi sembra proprio
- prosegue il sindaco –
che io abbia
“convocato” il
presidente: ho
semplicemente, e molto
rispettosamente, chiesto
di valutare la
possibilità di un
incontro. Naturalmente,
nessuna risposta a
questa richiesta, pur
riguardando una
struttura che, l'ho
scritto a chiare
lettere, costituisce
vanto ed orgoglio della
città di Giulianova”.
Il sindaco Mastromauro
quindi ragguaglia sulla
seconda richiesta,
inviata al governatore
il 19 aprile scorso.
“La seconda richiesta,
anche questa
protocollata, è stata
inviata via fax,
puntualmente disattesa e
non degnata di una
risposta nemmeno
telefonica o via mail,
pur avendo il presidente
Chiodi, a quel che
sembra, tanta
dimestichezza con
internet. La richiesta
– dice il sindaco - parte dai miei uffici il 19 aprile e
contiene l'invito ad
effettuare una visita,
in occasione delle
festività pasquali, al
nostro ospedale. E come
inizia la richiesta?
Testualmente scrivo: 'Egregio
Signor Presidente, pur
consapevole dei
molteplici e defatiganti
impegni istituzionali
che La perplimono,
tuttavia sono a
chiederLe, dando seguito
ai reiterati ma sinora
inevasi inviti, di voler
effettuare, magari in
occasione delle
imminenti festività
pasquali, una anche
rapsodica ricognizione
al nostro nosocomio, uno
dei presidi sanitari
abruzzesi non ancora da
Ella visitati'. Ora,
mi chiedo e chiedo, si
ravvisa nella mia
comunicazione un tono
irrispettoso? C'è
qualche frase livorosa?
Sono stato ineducato?
Anche in questo caso
lascio giudicare gli
altri quanto a stile ed
educazione. A questo
punto devo ammettere che
una puzza di zolfo in
effetti c'è”,
conclude il sindaco,
“ma certamente non viene
dalle parti di
Giulianova. Città, e lo
ribadisco con forza, che
per il nostro
eccellentissimo
Presidente della Regione
forse è nelle Marche,
tanto da non meritare
una risposta nemmeno via
mail, che indubbiamente
richiede meno tempo ed
impegno rispetto alle
sue amene esternazioni
su Facebook”. |