Giulianova,
Mercoledì 18 Maggio 2011 -
In premessa è bene precisare che il modello
organizzativo della Sanità Italiana sta
cambiando e nello specifico il futuro della
chirurgia innovativa dovrà passare dalla
Day-Surgery all’One Day-Surgery e infine
arrivare al Week Surgery, (struttura di ricovero
funzionante dal lunedì al venerdì).
Oggi, sempre più nelle U.O.S. di Otorino, al
pari di altri reparti operatori si adottano
principi di riduzione dei tempi di attesa
pre-post operatori.
La Direzione Sanitaria dell’ASL comunicava,
giorni fa, attraverso una nota, al Dirigente
Responsabile dell’U.O.S. di Otorino Dott. Sergio
Molina, la sospensione dell’attività di
ricovero, lasciando il solo regime di
Day-Surgery (svolgimento di attività
ambulatoriale ed esecuzione di piccoli
interventi).
Il PDL locale, saputo di tale disposizione, si
attivava attraverso il suo Coordinatore che in
modo discreto e senza i clamori della stampa
s’impegnò incontrare il Responsabile del
reparto.
L’obiettivo era di trovare una soluzione
immediata al problema.
Alla luce di tale incontro si accertava un
aspetto importante, i 450 interventi eseguiti
dal reparto di Otorino nell’anno 2010 con
l’applicazione della procedura Day-Surgery si
sarebbero ridotti dell’80%
Situazione di certo non auspicabile, che fare?
In virtù della delibera n. 882 del 6-10-2011
contenuta nel regolamento aziendale dell’ASL, si
pensò di dare corpo, al fine di risolvere il
problema e tenere in vita le due sedute
operatorie settimanali, alla realizzazione del
progetto “One Day-Surgery.
La procedura chirurgica eseguibile in tale
regime, prevede una notte di degenza ospedaliera
che porterebbe ad ampliare di molto la tipologia
degli interventi eseguibili dall’unità operativa
e di conseguenza il numero degli interventi
operatori potrebbero tornare fino a un 80 % di
quelli eseguiti nel 2010.
Situazione di certo più consona alle esigenze
del nostro ospedale, alla mobilità passiva che
si potrebbe creare, all’alta professionalità del
personale medico e infermieristico specializzato
che ha sempre caratterizzato questo reparto e
per ultimo le poche risorse economiche da
investire per portare alla luce questo progetto.
La filosofia attraverso la quale nascono questi
progetti è quella del “vado in ospedale, mi
opero e il giorno dopo torno a casa“.
Le liste di attesa, il risparmio dei costi dei
servizi sanitari, meno stress per il ricovero
del malato e dei familiari, sono questi e tanti
altri gli argomenti che ci hanno portato a
identificare una proposta fattibile e
perseguibile a costi irrilevanti.
All’indomani della nota di chiusura fatta
pervenire al responsabile del reparto di
Otorino, alla luce di quanto espresso, mentre
NOI ci attivammo per incontrare il Governatore
Chiodi e illustrare la procedura legata al “One
Day-Surgery” (cosa che avvenne!), altri, come il
Sindaco Mastromauro, pretendevano la sua
presenza in città, magari per magnificare le
proprie capacità risolutrici legate alle
problematiche del nostro Ospedale e altri
ancora, sebbene in ritardo di giorni, si
affrettavano a intervenire sulla stampa e sulla
radio locale per assurgere a ideatori della
proposta “One Day-Surgery”.
Nel giro di sette giorni, quest’obiettivo fu
raggiunto, grazie anche alla sensibilità della
Direzione Sanitaria dell’ASL, che, con
successiva nota scritta, ha confermato
l’ottenimento della richiesta fatta.
In tante circostanze, come nei consigli
comunali, nelle commissioni consiliari e negli
incontri pubblici, quando si parla di “ SANITA’,
tutti dicono di "spogliarsi dell’appartenenza
politica".
Poi, alla minima occasione, di fronte a
problematiche sanitarie che investono il nostro
Ospedale, tutti ci ergiamo a salvatori della
Patria per appenderci medaglie al collo, anche
in un momento in cui la nostra Sanità Regionale
è fortemente indebitata e sul futuro del nostro
Ospedale non ci sono ancora certezze… e sulle
cui responsabilità di certo il centro-sinistra
farebbe bene a tacere. Si parla bene e si
razzola male! |