Giulianova,
29.6.2012 -.
“Paradossale finire
sulla graticola per aver
tentato di prorogare i
contratti degli ex
co.co.co.”. Il
sindaco Francesco
Mastromauro non nasconde
il suo stupore ed anche
l'amarezza
dopo la replica di Cgil
e Cisl sulla questione
dei lavoratori precari.
“Alla fine la colpa è
nostra. Colpevoli di
aver voluto nel 2010 un
proroga di 18 mesi
mentre gli altri Comuni
tiravano i remi in barca
mandando a casa i
lavoratori. Colpevoli
ora perché, non
consentendo la legge
ogni altra proroga,
invece di lavarci le
mani come Ponzio Pilato
prendendo atto, come
hanno fatto quasi tutti,
dell'impossibilità di
prorogare i contratti”,
prosegue il sindaco,
“noi, fatto unico
nell'intero Abruzzo ma
da nessuno
riconosciutoci, abbiamo
invece deciso di
oltrepassare il divieto
con tutte le conseguenze
che ne sarebbero
derivate. In sostanza,
avremmo pagato di tasca
nostra. Ma per farlo
doveva essere
previamente sottoscritto
un accordo.
Quell'accordo non è
stato sottoscritto e
quindi è venuto meno il
presupposto necessario
per procedere. Secondo
il PdL si trattava di
una furbata. Chissà però
se i pidiellini
avrebbero votato in
consiglio la delibera
con la prospettiva di
mettere mano al proprio
portafoglio, come noi
eravamo disposti a fare?
Viene il sospetto,
forte”, dice ancora
Mastromauro, “che era
meglio non fare nulla.
Ma per noi la situazione
dei lavoratori è sempre
stata una priorità. E lo
dimostrano i fatti. Il
prefetto ha recentemente
lanciato un appello ai
sindaci chiedendo di
attuare la raccolta
porta a porta così da
impiegare i lavoratori
ex SOGESA. Ebbene,
vorrei ricordare, ed è
giusto farlo perché mi
sembra che alcuni
abbiano la memoria
corta, che siamo stati
gli unici a tutelare i
lavoratori ex SOGESA, i
40 operanti a
Giulianova, facendo in
modo che venissero tutti
riassorbiti dalla
Ecologica Sangro. E' già
molto ma non è tutto.
Infatti, quei lavoratori
verranno assunti dal
gestore unico del
servizio una volta
individuato tramite il
bando europeo ormai in
via di pubblicazione. Se
ci sono altri lavoratori
ex SOGESA a spasso –
conclude il sindaco - è
perché gli altri comuni
CIRSU non hanno
provveduto a fare ciò
che invece noi abbiamo
fatto. Eppure nessuno lo
ricorda. Silenzio
totale. Ma io continuo a
pensare, nonostante
l'avviso contrario di
qualcuno, che l'azione
sia il miglior antidoto
alla disperazione. E
comunque preferibile al
non fare nulla”. |