Giulianova,
27.02.2012 -.
Ricordate i versi di una
canzone di Antoine degli
anni ’60? “Tu
sei buono e ti tirano le
pietre, sei cattivo e ti
tirano le pietre,
qualunque cosa fai,
dovunque te ne vai, tu
sempre pietre in faccia
prenderai”. Ebbene,
questo è il ritornello,
il refrain quotidiano,
del Cittadino
Governante. Quando
giudica l’operato
dell’Amministrazione
Comunale non trova mai
nulla di buono a
prescindere confermando
che, oggi come ieri, le
critiche sono
strumentali e per
partito preso.
Quella del sondaggio deliberativo non è una
“scaltra e demagogica mossa”, come definita con
disprezzo dal Cittadino Governante, ma il primo
vero caso di applicazione di uno strumento di
democrazia partecipativa, non solo nella nostra
città ma nell’intera Regione. Tutti possono
consultare, a tal proposito, nel sito web del
Comune
(www.comune.giulianova.te.it),
il progetto e le regole. A garanzia
dell’imparzialità il sondaggio sarà condotto da
una Associazione esterna all’Amministrazione
Comunale, il cui Presidente, il Prof. Carlo Di
Marco, Docente di Diritto Pubblico presso
l’Università di Teramo, è uomo al di sopra delle
parti.
Ma molto altro accadrà nelle prossime settimane
per favorire ancor più la partecipazione
popolare; sarà portato all’attenzione del
Consiglio Comunale il regolamento della
partecipazione, la cui bozza è già pronta, che
normerà tutti gli strumenti previsti nello
statuto. È vero, c’è stato un ritardo
nell’attuazione dei comitati di quartiere ma
l’approvazione del regolamento consentirà a
Giulianova di diventare una città modello dal
punto di vista della partecipazione.
Tornando alle accuse infondate del Cittadino
Governante, se quello realizzato nello scorso
mese di ottobre dall’Associazione è il bilancio
partecipativo, allora questi signori non si sono
neppure documentati sulla modalità di
applicazione di tale strumento, molto complesse
ed articolate, che non possono di certo
risolversi in una semplice riunione. Quella si
che è stata una pura trovata propagandistica che
non rende ragione delle difficoltà da affrontare
nella preparazione del bilancio comunale,
accentuate dal non facile momento economico e
dall’incertezza del quadro normativo. Non si può
giocare in maniera così superficiale su un
argomento tanto importante, la priorità delle
priorità degli Enti Locali!
Infine, è deplorevole e al tempo stesso
diffamatoria nei confronti del Presidente del
Consiglio Comunale, l’accusa di non concedere al
Consigliere del Cittadino Governante il tempo
necessario per esporre le proprie proposte nella
massima assise civica. Lì i tempi sono stabiliti
da un regolamento ed il Consigliere Arboretti si
distingue, il più delle volte, per il
superamento del limite consentito. Altro è il
possesso del dono della sintesi che dovrebbe
appartenere ad un politico navigato come il
Dott. Arboretti. Altro ancora è l’avere una
rappresentanza meno numerosa e quindi meno voce
in Consiglio Comunale rispetto ad altri gruppi,
ma questo dipende dal consenso che il Cittadino
Governante non ha ottenuto nel 2009. O anche
questa è una colpa da attribuire
all’Amministrazione Mastromauro?
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