Giulianova,
4.9.2012 -
Giulianova, insieme con Sulmona, Ortona e Pineto, per
citare le località con maggiore numero di abitanti, è
nell'elenco dei 13 Comuni abruzzesi esclusi dagli
interventi regionali a favore del sistema dei servizi
educativi per la prima infanzia. Se inizialmente si era
pensato che a determinare l'esclusione fosse stata
l'omissione di
un mero dato formale, cioè
la mancata indicazione sul plico del recapito telefonico
e dell'indirizzo di posta elettronica del Comune, a
seguito di verifica è risultato invece che la domanda è
stata cassata perché pervenuta oltre i termini stabiliti
nel bando.
Il sindaco
Francesco Mastromauro ha perciò disposto un'indagine
interna per accertare eventuali responsabilità.
“Rimane comunque il
grande rammarico per una tale esclusione – dichiara
in proposito l'assessore alla pubblica istruzione
Nausicaa Cameli – considerando che nell’ultimo
anno l’Amministrazione comunale ha intensificato i
propri sforzi in materia di servizi socio-assistenziali
ed educativi, anche a fronte dei drastici tagli operati
sul welfare dalla Regione Abruzzo, aggiudicandosi
numerosi bandi, in partenariato, a valere sul Fondo
sociale europeo. Il nostro welfare è ampiamente il più
imponente dal punto di vista finanziario dell’intera
provincia di Teramo, con indicatori di spesa pro-capite
mediamente pari al doppio di quanto speso altrove e sul
quale peraltro intendiamo apportare correttivi tesi ad
incrementarne ancor più, e rapidamente, l’efficienza.
Non è il caso di nasconderci dietro un dito: c'è stato
un errore e ci assumiamo le nostre responsabilità.
Ma il PdL, che ha demolito il
sistema welfare in Abruzzo, non può dare lezioni a
nessuno. Ricordo a chi non ha buona memoria –
prosegue l'assessore -
che gli stanziamenti nazionali per le attività
assistenziali sono passati dai 2,5 miliardi di euro del
Governo Prodi ai circa 400 milioni dell’esecutivo
Berlusconi.
Per non dire poi del
taglio operato dalla Regione Abruzzo, con il Piano
sociale regionale 2011-2013, che ha diminuito i relativi
trasferimenti ai Comuni di circa il 40 %. E se ciò non
bastasse, c'è da dire ancora che la Regione Abruzzo ha
approvato il Piano locale per la non autosufficienza,
accorgendosi in seguito di non avere sufficiente
copertura finanziaria, e ciò con contraccolpi assai
negativi nei confronti dei disabili e degli anziani non
autosufficienti. Per cui mi sembra davvero sterile
l'atteggiamento del locale PdL, che
– conclude Cameli -
invece di assumere un atteggiamento responsabile di
fronte ai cittadini e alle famiglie, non ha saputo far
altro che stigmatizzare l’operato della buona politica
sociale del Comune di Giulianova”. |