GIULIANOVA,
20.6.2015 -
Ancora una volta Giulianova, scalo di
riferimento ferroviario della provincia di
Teramo, non avrà il Frecciabianca, invece
garantito da Trenitalia per il periodo estivo
ad alcuni centri balneari del litorale
romagnolo, marchigiano e pugliese. E il sindaco
Francesco Mastromauro mostra tutta la sua
contrarietà per una scelta che, ancora un volta,
penalizza l'Abruzzo e, in particolare, il
Teramano.
“E'
davvero incomprensibile la scelta di Trenitalia”,
dichiara il sindaco, “perché il litorale
teramano, che sotto il profilo ferroviario ha
come stazione baricentrica proprio Giulianova,
peraltro scalo di riferimento del capoluogo di
provincia, rappresenta il comprensorio
turistico-balneare più grande non solo della
nostra Regione ma anche, dati alla mano,
dell'intero medio-Adriatico. Ma non è una
novità. E Trenitalia non può dire, come leggo,
che 'dai territori non è arrivata la richiesta
chiara e forte di servizi aggiuntivi'.
Il 7 marzo
scorso, infatti, volli organizzare un convegno
operativo proprio sul rilancio della stazione
di Giulianova per lo sviluppo della provincia di
Teramo, cui parteciparono, tra gli altri, il
governatore Luciano D'Alfonso e
Giovanni Gualario di RFI. Invitammo anche
esponenti di Trenitalia che però non
parteciparono. Quel convegno, finalizzato a
stimolare la riqualificazione e il potenziamento
della stazione, ma anche ad attenere la fermata
del Frecciabianca, almeno d'estate, è stato
l'unico in Abruzzo organizzato da un Comune. E
dal convegno, grazie soprattutto al lavoro
approntato da Archimede Forcellese,
docente universitario e già assessore, emerse in
modo chiaro, e rigorosamente documentato, un
aspetto fondamentale. E cioè – prosegue
Mastromauro - che le fermate dei
Frecciabianca sono pari a zero pur a fronte di
presenze turistiche assai cospicue sulla costa
teramana, ben 3.500.000 limitatamente
alle strutture ricettive, circa la metà delle
presenze dell'intero Abruzzo, e di una
popolazione provinciale di oltre 313 mila
residenti! E allora, chiedo e mi chiedo:
quale logica è alla base delle scelte operate da
Trenitalia? E pertanto, dopo averlo fatto
in occasione di quel convegno di marzo, torno
quindi a chiedere al governatore D'Alfonso,
l'unico che può intervenire su Trenitalia, di
far valere le ragioni del territorio teramano.
Sicuramente molto penalizzato. Quanto a me”,
conclude il sindaco, “coinvolgerò non solo
gli enti locali della provincia, ma anche le
associazioni di categoria e, più in generale, i
gruppi di interesse. Non è infatti concepibile
che in uno scenario in cui si parla di treni ad
alta velocità, la provincia di Teramo sia
addirittura priva di qualunque forma di
collegamento diretto con le grandi città del
Nord”. |