giulianova,
21.10.2015 -
Il Centro Congressi Kursaal lido, dove si è
svolto il primo
evento nazionale della campagna di
sensibilizzazione sul tema degli ordigni bellici
inesplosi ideato e organizzato dall’ANVCG
(Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra
- onlus), con il patrocinio del Comune di
Giulianova, era al completo con tutti i ragazzi
delle 3 classi dell’Istituto Comprensivo
Bindi-Pagliaccetti di Giulianova, guidate dai
Professori: Cinzia Merio, Andrea Di
Silvestre, Giuliana Marozzi, Mariagrazia
Rossini, Elisabetta Mannucci, Lidia Angeloni,
Mariarosa Emancipato, Rosa Marinucci e Luana
Monaco.
Dopo i saluti istituzionali dell’Assessore alla
Pubblica Istruzione e Vicesindaco, Nausicaa
Cameli, la moderatrice, Luisa Ferretti,
ha letto i nomi dei caduti civili morti nei
bombardamenti degli angloamericani e negli
scontri con i soldati tedeschi della Wehrmacht
del 1943-1944 a Giulianova, questi i loro nomi:
Anna Capriotti, Antonio Cerasari, Orazio
D’Ambrosio, Francesco D’Ilio, Dina Di
Gianmichele, Eleonora Ettorre, Rosa Ferroni,
Dovina Fidanza, Giuseppe Fidanza, Amina Gammelli,
Attilio Gianuari, Berarda Gianuari, Giovanni
Iaconetti, Francesco Ianni, Giovanni Leone,
Francesco Manocchia, Laoisio Maranesi, David
Parere, Antonio Pedicone, Anna Quitar, Renato
Ridolfi, Giovanni Saliceti, Elisa Salvata,
Vincenzo Alleva, Domenico Aprile, Gilda
Barlafante, Antonio Barretta, Filomena Cerasari,
Domenico D’Emilio, Amalia De Ascentiis, Antonio
De Ascentiis, Berardo Di Edoardo, Gabriele Di
Pancrazio, Scolastica Di Stanislao, Caterina
Ferri, Maria Teresa Garro, Splendora
Giannattasio, Giulia Lucantoni, Carmine Marà,
Laureta Marà, Paolo Palladini, Ferdinando
Petrella, Flaviano Poltrone, Vittoria Sacchini,
Emilio Scardozzi, Antonio Scimitarra, Maria
Scimitarra, Michele Splendiani, Giustino
Tentarelli, Pietro Tentarelli e Filippo Torrieri. Il
più giovane fu il 12enne Francesco D’Ilo e la
più anziana Carmine Marà 92enne; Giulia Ettorre
fu trafitta da ben 33 schegge di bomba; Maria
Teresa Garro morì dissanguata davanti l’androne
di casa trafitta da una scheggia alla gola. A
seguire, sono state lette due testimonianze dei
fratelli, entrambi giornalisti, Lino e Benny
Manocchia, tutt’ora viventi negli USA che,
durante quei tragici giorni, vissero sulla
propria pelle il lutto della morte del padre
Francesco per una bomba che centro un intero
caseggiato dietro l’attuale Comune ed oggi
quella piazza porta il nome di “Piazza Caduti 29
febbraio 1944”. Anche l’Artemia editrice, con la
presenza della direttrice Maria Teresa Orsini,
ha contribuito all’evento donando alcuni volumi
del suo catalogo riguardanti la guerra e altre
pubblicazioni dell’esperto in rilevamenti
bellici, Giovanni Lafirenze, alle classi
partecipanti. Molto seguita dai ragazzi la
lezione tenuta dal giornalista e ricercatore
storico giuliese, Walter De Berardinis,
lo stesso per la prima volta ha mostrato le foto
aeree dei bombardamenti degli angloamericani
sulla città, foto che sono state fornite
dall’Archivio Nazionale Americano. Naturalmente
De Berardinis non si fermerà alla sola giornata
di sabato scorso, ma ha intenzione di portare
avanti la battaglia per veder riconosciuta la
medaglia al valor civile alla popolazione civile
durante quei tristi giorni del 1943-44, con la
perdita di 24 civili inermi: il più alto tributo
di sangue di tutta la provincia di Teramo. La
giornata si è conclusa con l’autorevole
intervento del consulente dell’ANVCG in materia
di recuperi ordigni inesplosi, il già
sottufficiale dell’E.I. Giovanni Lafirenze,
lo stesso si è soffermato molto sull’inutilità
della guerra e di quello che è accaduto 70anni
fa. Tre vittime su quattro sono civili, che
azionano questi congegni, a volte anni dopo la
fine di una guerra. Anche se in Italia l’ultimo
conflitto bellico risale ormai a 70 anni fa,
questo tema è purtroppo ancora attuale anche nel
nostro Paese, visto l’elevatissimo numero di
ritrovamenti e gli incidenti che accadono ancora
oggi su tutto il territorio nazionale. Adesso la
campagna nazionale proseguirà sull’intero
territorio nazionale. |