GIULIANOVA,
23.12.2015 -
Dall'Associazione di Cultura
Politica "Il Cittadino Governante" riceviamo e pubblichiamo:
Sulla vendita di
Julia Servizi abbiamo già da tempo detto di non
essere d’accordo perché sarebbe un danno per
il Comune e per i cittadini. Julia Servizi è una
società partecipata finanziariamente sana, che
produce un servizio di interesse generale, in
linea con le funzioni fondamentali dei comuni e
con i fini istituzionali che essi perseguono, e
che contribuisce annualmente agli equilibri di
bilancio dell’Ente di riferimento. Andrebbe,
quindi, conservata tra le società partecipate
del Comune.
Ricordiamo anche che
la materia è regolata da una normativa complessa
e farraginosa ed è talmente controversa che
persino il governo ha annunciato a breve un
chiarificatore Testo Unico organico sulle
Società Partecipate come riferisce Italia
Oggi del 6.10.2015 quando a pag 32 dice che è
imminente: “un
decreto legislativo che in attuazione della
legge delega di riforma della pubblica
amministrazione (legge124/2015), riscrive le
regole in materia di società partecipate,
raggruppandole in un Testo unico organico.
All’entrata in vigore del decreto legislativo
gli enti pubblici dovranno avviare una
ricognizione di tutte le partecipazioni
possedute direttamente o indirettamente. La
dismissione delle partecipazioni non conformi
dovrà avvenire entro un anno dal monitoraggio”.
Ciò vuol dire che c’è
tutto il tempo di capire cosa sarà obbligatorio
fare. Ci sembra quindi ragionevole attendere gli
sviluppi e comportarsi come ha già fatto la
stragrande maggioranza dei comuni italiani
quando hanno temporeggiato sulla presentazione
del piano di razionalizzazione.
Autorizza ottimismo, tra l’altro, la legge
Madia sulla Pubblica Amministrazione (L.124/2015) che
allaletterab dell’Art.18 (Riordino
della disciplina delle partecipazioni societarie
delle amministrazioni pubbliche)dice
“Ai fini della razionalizzazione e riduzione
delle partecipazioni pubbliche secondo criteri
di efficienza, efficacia ed economicità,
ridefinizione della disciplina, delle condizioni
e dei limiti per la costituzione di società,
l'assunzione e il mantenimento di partecipazioni
societarie da parte di amministrazioni pubblicheentro
il perimetro dei compiti istituzionali o di
ambiti strategici per la tutela di interessi
pubblici rilevanti, quale la gestione di servizi
di interesse economico generale; applicazione
dei principi della presente lettera anche alle
partecipazioni pubbliche già in essere”.
Proponiamo, quindi, propone quanto segue:
1) Prioritariamente: sospendere l’emanazione
del Bando per l’alienazione di Julia Servizi che
chiediamo comunque passi in Consiglio Comunale
previa disamina nella Commissione Bilancio. Se
si dovesse, ostinatamente, procedere chiediamo
comunque almeno l’inserimento nel Bando per la
gara della clausola che permetta di non
procedere oltre con l’alienazione nel caso in
cui i chiarimenti legislativi (che stanno per
essere emessi) dovessero consentire di
conservare la partecipata Julia Servizi.
2) Successivamente, se sarà necessario
alienare, definire un bando a doppio oggetto per
la creazione di una società mista con la
partecipazione del Comune.
3) O, alternativamente, entrare con Julia
Servizi in una società che aggrega aziende
municipalizzate.
4) In ogni caso le entrate provenienti dalla
vendita totale o parziale di Julia Servizi che
costituisce un patrimonio di tutta la città,
frutto di scelte lungimiranti del passato, non
devono essere sperperate nei mille rivoli della
spesa corrente, bensì destinate ad investimenti
strategici e di grande qualità da discutere con
tutti i cittadini, utilizzando gli strumenti
della partecipazione democratica: Assemblee di
Quartiere e Forum.
Ad ogni buon conto, trattandosi di un passaggio
di grande rilievo nella vita cittadina e alla
luce del fatto che per il momento non ci sono
sanzioni, crediamo sia opportuno riflettere
tutti insieme (maggioranza, opposizione e
cittadinanza) avendo a disposizione tutti gli
elementi per decidere. Nel frattempo si puo’, in
maniera interlocutoria, porre un quesito al
Ministero per
la semplificazione e la Pubblica Amministrazione
al fine di avere le necessarie delucidazioni.
Confidiamo in un atteggiamento di apertura e di
responsabilità da parte del Sindaco e della
maggioranza come già accaduto, con proficui
risultati, per la Caserma dei Carabinieri ed il
destino di piazza Dalla Chiesa. |