GIULIANOVA,
15.5.2015
–
Nessuna forzatura è
stata fatta dal Sindaco e dall’amministrazione
comunale circa la Julia Servizi.
Che
quest’ultima sia una società in attivo e,
quindi, virtuosa è un dato di fatto che
l’amministrazione comunale non ha mai negato ma
che anzi ha sempre sostenuto, anche in tempi non
sospetti, prima cioè che venisse certificato
dalla relazione Cottarelli, anche e soprattutto
nei confronti di chi ne ha continuamente e
pesantemente criticato l’esistenza salvo fare
oggi precipitosa retromarcia ed ergersene ad
improbabile paladino e difensore.
Il
problema, purtroppo, non è la virtuosità della
Julia Servizi quanto il fatto che la stessa
svolge attività non indispensabili per un comune
ovvero non attinenti ai compiti che a questo
sono propri.
Come il
capogruppo del Movimento 5 Stelle dovrebbe
sapere in quanto avvocato, la legge di stabilità
2015 ha imposto ai comuni di alienare o comunque
dismettere società partecipate che operano in
regime di mercato e che non svolgono servizi
pubblici locali, servizi cioè di stretta
competenza dei comuni.
E’ un dato
di fatto innegabile che la Julia Servizi sia una
società commerciale che opera nel libero mercato
e che si occupa della vendita di gas ed energia
elettrica, attività queste che certamente non
rientrano tra le funzioni che spettano per legge
ai comuni.
Solo questo
è il motivo per cui, purtroppo,
l’amministrazione comunale è stata suo malgrado
costretta a predisporre un piano tecnico e non
politico di razionalizzazione delle partecipate
che prevede la sua vendita, fatti salvi comunque
i posti di lavoro che verranno conservati per
effetto di apposite clausole contrattuali.
In ordine
poi ai paventati rincari delle bollette per i
cittadini, è del tutto evidente che la libera
concorrenza e la pluralità di offerta nel
mercato dei prodotti gas ed energia elettrica
consentiranno, in forza dei principi base
dell’economia, un contenimento dei costi fermo
restando il fatto che, operando a Giulianova ben
32 società che si occupano di tali servizi, i
cittadini avranno la possibilità di scegliere
l’operatore più conveniente.
Quanto,
infine, alla Giulianova Patrimonio, società
anch’essa sana e che al contrario dell’altra può
essere mantenuta perché svolge servizi pubblici
locali, è vero esattamente il contrario di ciò
che viene affermato dal consigliere Trifoni.
Per effetto
della sua trasformazione in società in house,
infatti, la Giulianova Patrimonio diventerà
parte integrante del comune e si avrà, da un
lato, un controllo maggiore e diretto da parte
dell’ente e, dall’altro, una drastica riduzione
dell’autonomia gestionale e decisionale
dell’amministratore unico.
L’attribuzione per un periodo medio lungo dei
servizi affidatigli, quali il verde pubblico,
consentirà, inoltre, alla società di investire
in risorse in grado di migliorare sempre più il
proprio operato, fermo restando l’encomiabile
impegno da sempre svolto dai suoi dipendenti che
spesso e volentieri viene dimenticato o sminuito
per basse e strumentali ragioni politiche.
Lista Civica per Francesco Mastromauro Sindaco
Il
capogruppo Lorenzo Di Teodoro |