GIULIANOVA,
12.8.2015 -
Come al solito, il
Cittadino Governante se la suona e se la canta a
proprio piacimento.
Sul bilancio di previsione 2015,
in particolare, attraverso una massiva campagna
massmediatica fatta di comunicati senza
contraddittorio, di interventi radiofonici in
beata solitudine, di riproduzioni sui siti web
dei soli interventi in Consiglio Comunale del
suo rappresentante, ha divulgato presso
l’opinione pubblica valutazioni del tutto
partigiane che non colgono la vera realtà dei
fatti.
Invero:
- sulle stime della
Corte dei Conti: trattasi con tutta evidenza
di previsioni di massima dato che i bilanci
degli Enti Locali sono stati approvati solo
poche settimane fa;
- sui tagli dei
contributi statali e regionali: è un fatto
notorio che il Governo centrale ha scaricato
sugli Enti Locali, e sui Comuni in particolare,
il peso della ristrutturazione finanziaria ed
economica imposta dalla Comunità Europea.
Il solo Comune di Giulianova ha
subito, dal 2010 ad oggi, tagli di risorse pari
a circa € 5.000.000,00.
Lo stesso fondo di solidarietà è
sceso da € 1.202.371,13 del 2014 (già in
diminuzione rispetto agli anni passati) a €
618.329,17 del 2015.
Per un Comune di dimensioni
medio piccole come il nostro tali tagli sono
tutt’altro che risibili;
- sulla pressione
fiscale: sono rimaste invariate rispetto
allo scorso anno le aliquote della Tasi, dell’Imu
nonché l’addizionale Irpef; quanto a
quest’ultima, sul bilancio pluriennale è stato
previsto un innalzamento della soglia di
esenzione.
Non è vero, quindi, che sono
aumentate le tasse; ciò che è aumentato è il
gettito complessivo delle stesse dovuto, da un
lato, all’allargamento della base imponibile
attraverso la revisione delle rendite catastali
e, dall’altro, alla lotta all’evasione ed
elusione fiscale, che ha permesso di iscrivere a
bilancio entrate pari a circa un milione di
euro;
- sull’Imu, in
particolare: è possibile apprezzare dal bilancio
analitico una diminuzione rispetto alle
previsioni dello scorso anno di € 522.000,00 per
effetto del nuovo criterio di imputazione delle
entrate;
- sulla Tari: è
un dato incontrovertibile che il suo costo è
sceso rispetto al 2014 di oltre trecentomila
euro ed è destinato a diminuire ulteriormente
con l’operatività a pieno regime del gestore
unico.
Non è corretto, inoltre,
paragonare l’importo della Tari con quello della
Tarsu del 2012; con quest’ultima, infatti, non
si doveva coprire l’intero costo del servizio di
raccolta e smaltimento dei rifiuti come invece
accade oggi con la Tari;
- sulle spese
correnti: vi è stata una riduzione di €
2.116.050,00 rispetto al preventivo 2014 e di €
977.621,68 rispetto al consuntivo 2014;
l’indebitamento complessivo dell’ente è inoltre
in costante diminuzione.
In realtà, da questi dati e
dall’esame del bilancio nel suo complesso emerge
una meritoria attività di questa amministrazione
finalizzata ad una revisione dei centri di costo
e ad un incremento delle fonti di entrata
diverse dalle imposte che ha permesso di
mantenere inalterati i servizi essenziali e di
garantire la realizzazione di importanti opere
pubbliche quali, ad esempio, quelle riguardanti
l’edilizia scolastica.
Se il Cittadino Governante non
vuole ammetterlo, eviti almeno di fornire
valutazioni forvianti oppure faccia come alcuni
gruppi di opposizione che, non avendo validi
argomenti di contrapposizione, hanno preferito
astenersi dal dibattito consiliare.
"Lista
Civica per Francesco Mastromauro Sindaco"
Il
Capogruppo
Lorenzo Di
Teodoro |