L'AQUILA,
13.5.2015
–
“Sono
rimasto esterrefatto dal
trionfalismo del
Sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro,
sulla vicenda della approvazione della variante
al contratto di quartiere dell’Annunziata.
Il Sindaco persevera
nell’improbabile tentativo di far credere alla
collettività e, in special modo ai cittadini
giuliesi, che un’opera, chiaramente progettata
nell’interesse di pochi privati, possa
rappresentare, al contrario, un vantaggio per il
nostro territorio”.
Queste le parole del Capogruppo del M5S in
Regione, Riccardo Mercante, dopo l’approvazione,
da parte del Consiglio regionale, della variante
al piano paesistico regionale in accoglimento
delle modifiche proposte dalla Amministrazione
comunale di Giulianova.
“Il
contratto di quartiere dell’Annunziata – ha
spiegato Mercante – era stato elaborato,
originariamente, come opera destinata alla
riqualificazione di un’area urbana di grande
rilevanza e densamente popolata, attraverso il
recupero di numerosi alloggi di edilizia
residenziale pubblica, la realizzazione di
interventi di ammodernamento e ristrutturazione,
il miglioramento della rete stradale e la
sistemazione di ampie zone a verde pubblico.
Purtroppo un’Amministrazione comunale non
lungimirante ha completamente stravolto le
finalità del progetto iniziale, con la
scellerata idea della riperimetrazione della
riserva naturale del Borsacchio, con
l’assegnazione ai privati della porzione di
terreno ad ovest del parcheggio del lungomare
Rodi ed il conseguente cambio di destinazione
d’uso di tale area da ricettivo-turistico a
residenziale, con la concessione per 30 anni, in
comodato d’uso gratuito, sempre ad imprenditori
privati, di una porzione di parco di 1000 mq per
far fronte ad una richiesta risarcitoria di soli
21.000 euro.
I
risultati di una simile operazione ed i nodi
che, nel frattempo, sono venuti al pettine –
ha continuato Mercante – balzano con
chiarezza agli occhi di tutti: svalutazione
dell’intera area che viene a perdere la sua
tradizionale vocazione turistico- ambientale,
vantaggi economici per gli imprenditori privati
derivanti dall’uso di parte del parco come
parcheggio, e dal maggior valore delle nuove
strutture che verranno costruite fronte mare.
Vantaggi che non possono essere assolutamente
compensati, come vuole far credere il Sindaco di
Giulianova, dalla riduzione del 20% delle
volumetrie delle nuove palazzine che avranno,
comunque, un impatto devastante in un’area che
avrebbe dovuto essere destinata a ben altri
scopi. La stessa Soprintendenza, come ho
avuto modo di sottolineare nella seduta del
Consiglio regionale, tra l’altro stranamente
estromessa dalla Amministrazione comunale di
Giulianova dall’intero iter procedurale, ha
espresso forti dubbi sulla possibilità che
un’area dalle forti valenze paesaggistiche ed
ambientali possa essere migliorata attraverso la
costruzione di nuove strutture ricettive e
residenziali. Senza dimenticare, poi, che le
opere realizzate negli scorsi anni,
probabilmente in violazione del piano paesistico
regionale e sulla cui legittimità procedurale è
già stato richiesto l’intervento della
magistratura, potrebbero, in questo modo, essere
oggetto di una vera e propria sanatoria
generalizzata.
Il
Sindaco di Giulianova – ha concluso Mercante
– piuttosto che esprimere valutazioni
insensate sul comportamento altrui, dovrebbe
preoccuparsi di spiegare tutto questo ai
cittadini, dicendo loro la verità, senza
sottacere neppure che tra i soggetti coinvolti
nel progetto figura anche la Cpl Concordia,
società da alcune settimane al cento delle
cronache giudiziarie. Il mio ruolo di
Consigliere regionale, chiamato a rappresentare
gli interessi degli abruzzesi, a maggior ragione
in questo caso, come cittadino di Giulianova, mi
ha spinto, proprio per il bene della mia città,
a votare contro un provvedimento così
scellerato. Ed a Mastromauro vorrei, infine
ricordare, che sono stati i suoi stessi compagni
di partito, in Consiglio regionale, a dimostrare
la veridicità delle mie affermazioni votando sì
a favore della variante ma affrettandosi,
contemporaneamente, a sottolineare come tale
approvazione fosse un atto dovuto e come tutte
le eventuali responsabilità conseguenti dovranno
essere imputate esclusivamente alla
Amministrazione comunale di Giulianova,
riconoscendo, in tal modo, essi stessi,
l’esistenza di pesanti dubbi e criticità
all’interno del progetto.
Il bene
di una città è il bene collettivo, non di certo
quello di pochi privilegiati”.
Il Consigliere regionale
Riccardo Mercante |