GIULIANOVA,
27.12.2015 -
Sull'imposta di soggiorno il sindaco Francesco
Mastromauro ripercorre le tappe che hanno
portato alla situazione attuale partendo dal
presupposto che “sono state dette e scritte
tante inesattezze”.
“Dell’imposta di soggiorno – dichiara il
primo cittadino – si iniziò a parlare
nell’autunno del 2011 quando in tanti, anche
nella nostra città, ne chiedevano
l’applicazione. Partecipammo quindi a numerosi
incontri del tavolo tecnico sul turismo con i
colleghi dei Comuni costieri del Teramano e
fummo invitati anche a San Benedetto del Tronto
dal momento che pure nella parte sud delle
Marche si discuteva sull’opportunità di
applicare l’imposta. A differenza dei Comuni
dell’Ascolano, che scelsero di applicare
l’imposta di soggiorno,
la scelta delle sette
sorelle del Teramano fu di non procedere
all’istituzione della misura e nella decisione
furono importanti le posizioni del sindaco e
dell’assessore al turismo del Comune di
Giulianova. Di imposta di soggiorno –
prosegue Mastromauro – si è tornati a parlare
all'inizio del 2015 quando le forze politiche
che sostengono l’Amministrazione comunale di
Giulianova decisero di includere tale misura nel
bilancio pluriennale 2016 approvato l’8 agosto
scorso. L’obiettivo delle forze di maggioranza,
per sgomberare il campo da equivoci, è quello di
generare risorse per migliorare l’offerta
turistica e non, come qualcuno ha affermato
malignamente, per tappare buchi di bilancio.
Constatato che alcuni sindaci hanno manifestato
interesse a discutere di imposta di soggiorno,
tutti assieme abbiamo quindi convenuto di
riavviare un percorso finalizzato alla
definizione di una posizione quanto più
possibile unitaria in un senso o nell’altro. In
altre parole – conclude Mastromauro –
nulla è stato ancora deciso dal momento che il
bilancio 2016 deve essere ancora approvato e che
saranno necessari altri incontri affinché tutti
i pro e i contro legati alla imposta possano
essere analizzati con la dovuta attenzione”. |