GIULIANOVA,
27.3.2018
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Nella mattinata
di oggi, 27 marzo, Cristina Canzanese,
come aveva preannunciato, ha protocollato le
dimissioni restituendo al sindaco Francesco
Mastromauro le deleghe alle
Risorse
umane, all'Ufficio Relazioni con il Pubblico,
alla Programmazione ed Organizzazione uffici ed
all'Edilizia residenziale pubblica assegnate dal
primo cittadino l'8 luglio 2017 dopo il rimpasto
di Giunta e secondo le indicazioni del PD,
partito lasciato dalla Canzanese lo scorso 23
marzo.
«Ho
maturato questa difficile scelta – scrive
l'ormai ex assessora nella nota fatta pervenire
al sindaco - a seguito di quanto avvenuto
nella riunione di Giunta del 22 marzo scorso.
Lei sa, Signor Sindaco, con quanto senso di
responsabilità, con quanto impegno e con quale
atteggiamento, improntato al senso di lealtà e
di collaborazione con i miei colleghi di Giunta
e con il personale di questo Ente, io abbia
adempiuto all'impegnativo ma anche gratificante
incarico conferitomi. Del quale Le sarò sempre
grata perché ritengo che nella vita di una
persona operare per il bene e per l'interesse
della propria città sia certamente una grande
responsabilità, che comporta indubbiamente una
disponibilità di tempo spesso privato agli
affetti familiari ed alla propria professione,
ma anche un privilegio ed al tempo stesso,
appunto, una gratificazione. Pertanto, nel
confermare stima ed amicizia, e rimanendo a
disposizione per ogni esigenza per la quale
potrò essere utile, La prego di comprendere le
ragioni sottese a questa scelta accettando le
mie dimissioni».
Il
sindaco ribadisce come sia intenzionato a
rifiutare le dimissioni. «Non posso
accettarle – dice Mastromauro - perché
Cristina, di cui comprendo i sentimenti e le
ragioni alla base di questa sua decisione come
quella di abbandonare il PD, ha sempre operato
con grande impegno e capacità. In questi otto
mesi ha acquisito una compiuta comprensione del
complesso apparato burocratico comunale e si è
data da fare spendendosi moltissimo, direi senza
requie, trovando soluzioni ai tanti e delicati
problemi sottoposti alla sua attenzione. Una
assessora schiva che con efficacia ha preferito
operare lontano dai riflettori, con modestia e
grande bravura. La città ha bisogno di lei». |