palazzo
Gavioli, l'Amministrazione comunale smentisce Il
Cittadino Governante
GIULIANOVA,
29.6.2022 -
L’Amministrazione comunale interviene sulla fantasiosa ricostruzione
storica pubblicata da “Il Cittadino governante”
sull’area di palazzo Gavioli, a nord del Kursaal, e
smentisce totalmente il resoconto tecnico-politico del
gruppo. La verità è che con il prg del 1970 l’area
Gavioli era destinata a verde e che nel 1994 il sindaco
Franco Arboretti avrebbe potuto acquistarla o
vincolarla, ed invece la rese edificabile.
Scrive “Il Cittadino
Governante”:
Il prg degli anni 70
aveva destinato a verde l’area in cui sorge il
grezzo di palazzo Gavioli. Il prg del 1994 modificò
la destinazione d’uso dell’area, rendendola
edificabile, per una necessità tecnica perché dopo
10 anni è previsto che un'area vincolata a verde
venga espropriata dal Comune pagando il
proprietario, altrimenti il vincolo non può essere
riproposto. FALSO. Il prg degli anni 70 aveva destinato
l’area a verde privato e per la stessa non
scadeva alcun vincolo di esproprio: poteva rimanere
verde a vita. Per di più nel 1994, salvo pochi
“fortunati”, furono reiterate decine e decine di
vincoli di esproprio, piccoli e grandi (tanto per
dirne un paio, fu reiterato il vincolo dell’area
“Tafà” all’angolo Lungomare – via Bafile, che era
destinata a esproprio per parcheggio e che rimase
tale; fu reiterato un vincolo di oltre 7 ettari ai
danni dei Cerulli, che poi costò al Comune una
sonora sconfitta al Tar, visto che il Tribunale
annullò il vincolo reiterato e liberò l’area. Si può
continuare con altre decine di vincoli riproposti:
la musica non cambia).
La variante del
2007-2013, come si legge nelle delibere di
indirizzo, fu commissionata proprio per risolvere la
questione dei tantissimi vincoli reiterati nel 1994
(altro che la bugia che i vincoli non si potevano
riproporre…erano stati tutti riproposti). La
variante lo fece assegnando ad ogni lotto
interessato il 35% di edificabilità e il 65% di
cessione. L’area Gavioli, “fortunata”, era già stata
resa edificabile al 100% da Arboretti, nel 1994.
Scrive ancora “Il
Cittadino Governante”:
Il Comune non espropriò
quell’area perché all’epoca non aveva i fondi. Ecco
perché nel nuovo prg, adottato e controdedotto
dall’amministrazione di sinistra, fu fatta la scelta
di rendere edificabile l’area.
FALSO. Il Comune aveva fatto
per anni espropri milionari: per il parco Franchi,
per la pista di atletica, per la zona Peep
Annunziata, per la zona artigianale di Colleranesco.
Avrebbe tranquillamente potuto espropriare la
minuscola ma strategica area a nord del Kursaal,
che in confronto sarebbe costata un bruscolino.
Oppure apporre il vincolo di esproprio, come
accaduto per tutti i comuni mortali di quell’epoca.
Di nuovo “Il Cittadino
Governante”:
Contro
un’urbanizzazione selvaggia, nelle Norme Tecniche di
Attuazione furono fissate delle distanze che
avrebbero fatto realizzare ben poco e senza alcun
impatto sul Kursaal. Il prg completò l'iter nel
1998 e fu confermata tale scelta. FALSO.
Le norme fissate erano le stesse di oggi, anzi
addirittura molto più permissive: consentivano di
avvicinarsi fino a 6 metri dai fabbricati vicini.
Ancora:
Per ben 10 anni nessun
imprenditore ha acquistato quell'area così centrale
proprio perché rispettando le Norme tecniche del
Piano Regolatore non si sarebbe potuto realizzare un
palazzone come il grezzo che si vede attualmente.
FALSO.
Il permesso a Gavioli è stato rilasciato in piena
vigenza delle norme del 1994.
Prosegue “Il Cittadino Governante”: Nel 2008 purtroppo fu rilasciato al nuovo
proprietario dell’area un permesso di costruire per
un palazzo altamente impattante accanto al bene
culturale Kursaal. FALSO. Il permesso del 2008 fu
rilasciato secondo le norme del 1994 del prg targato
Arboretti, che sono rimaste in vigore fino al 10
marzo 2013. Il grezzo che si vede oggi è stato
approvato con le norme del prg di Arboretti. Le
nuove norme sono entrate in vigore solo 5 anni dopo.
“Il Cittadino Governante” asserisce di
aver fatto presente in Consiglio comunale, prima che
si iniziasse a costruire, che quel progetto era
stato rilasciato in violazione delle norme sulle
distanze e sull'allineamento degli edifici. Iniziò
il processo penale e nei primi due gradi è stato
acclarato l'abuso edilizio e accertato l’abuso di
ufficio. FALSO. Il piano prevedeva ciò che fu
approvato e che la Corte di Appello di Perugia ha
riabilitato. Il citato processo si è concluso con
l’assoluzione degli imputati.
Tornando alla questione
tecnica, “Il Cittadino Governante” sostiene: Le distanze tra gli edifici furono ridotte da 17
a 10 metri nel 2013 dall'amministrazione Mastromauro.
Nel 2022 l'amministrazione Costantini apporta
ulteriori modifiche peggiorative alle norme del prg
rendendo possibile persino l’edificazione fuori
dall’allineamento col Kursaal. FALSO. Con il piano del 1994 ci si poteva
avvicinare fino a 6 metri, con la variante furono
aumentate a un minimo di 10 metri. Con
l’Amministrazione Costantini non è cambiato nulla:
il minimo è rimasto a 10 metri. Sugli allineamenti
le norme sono così da 50 anni, basta andare a
riprendere i verbali di Commissione Edilizia
dell’ultimo mezzo secolo.
Il “Cittadino Governante” conclude la sua
traballante ricostruzione, con “un’ amara
riflessione”:
L’amara riflessione è che quando in municipio
l’urbanistica - che è una materia complessa e va
maneggiata con competenza - non si occupa della
difesa degli interessi generali e dei beni comuni ma
aderisce alle richieste dei poteri forti, la
speculazione edilizia purtroppo vince.
VERO. L’urbanistica è una
materia complessa, che va trattata e spiegata da chi
ha fatto studi mirati sull’argomento, non da chi,
nella vita, si è sempre occupato di altro.
L’“amara conclusione” di questa Amministrazione è
che nel 1994 l’area andava lasciata a verde o
espropriata. Avrebbe potuto farlo (e non l’ha fatto)
proprio chi, negli anni successivi, avrebbe preteso
dalle amministrazioni in carica iniziative titaniche
come l’acquisto del cineteatro Ariston o del cinema
Moderno. Se si fosse agito nel 1994, le aule dei
tribunali sarebbero rimaste vuote, molte persone non
avrebbero sofferto e forse, oggi, Giulianova avrebbe
avuto, oltre all’orgoglio di possedere un palazzo
storico e una terrazza, anche la soddisfazione di
accogliere cittadini e turisti nel giardino del
Kursaal.
Ufficio di
Staff
Comune di
Giulianova
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