GIULIANOVA (Te), 15.7.2013 -
Il sindaco Francesco Mastromauro,
nonostante la recente sentenza della Corte
costituzionale che ha confermato la soppressione
delle 220 sezioni distaccate dei tribunali
italiani, non molla la presa riguardo al futuro
degli uffici giudiziari di Giulianova, in
particolare sulla prospettiva di ubicarvi la
Sede secondaria del Tribunale di Teramo.
Sull'iniziativa, presa dallo stesso sindaco il
13 novembre 2012
con l'istanza
inviata al Ministero della Giustizia, si
era registrata, nel corso di una riunione
tenutasi il 13 marzo scorso nello studio del
presidente del Tribunale di Teramo Giovanni
Spinosa, l'unanime
convergenza da parte della Camera Civile,
dell'Ordine degli Avvocati e dello stesso
presidente del Tribunale di Teramo, con l'intesa
di presentare una istanza congiunta al Dicastero
di via Arenula. Proprio il
20 maggio
scorso il sindaco aveva scritto ai partecipanti
all'incontro per sollecitare la presentazione
dell'istanza, facendo seguire a questa, l'8
luglio,
la richiesta di
un incontro con il presidente Spinosa per fare
il punto sulla situazione stante il mancato
inoltro dell'istanza congiunta.
“Ma nessuna sarà la strada praticabile, e
quindi non vi sarà alcuna prospettiva, senza
rimuovere un ostacolo fondamentale che si
frappone all'istanza congiunta che pure tutti,
cioè il presidente dell'Ordine degli Avvocati,
quello della Camera Civile e Gabriele Rapali in
rappresentanza del Comitato degli avvocati
promotori del ricorso al TAR, avevano deciso di
presentare in occasione della riunione del
13 marzo. L'ostacolo, precisamente”,
afferma il sindaco, “è proprio il ricorso al
TAR firmato dal Comitato degli avvocati
appositamente costituitosi contro il
provvedimento del presidente Spinosa relativo
alla non iscrizione a ruolo delle cause nelle
cancellerie delle Sezioni distaccate di
Giulianova ed Atri. Rimanendo in piedi quel
ricorso, che pure Rapali, in rappresentanza del
comitato, si era impegnato a far ritirare, sarà
impossibile presentare l'istanza congiunta al
Ministero della Giustizia per fare si che
Giulianova possa aspirare ad essere Sede
secondaria del Tribunale di Teramo. In tutta
onestà – conclude Mastromauro - devo
confessare di non comprendere il motivo di
questa inerzia tenuto conto che proprio nella
riunione del 13 marzo si era concordato di dare
seguito all'iter presentando istanza congiunta
al Ministero e ritirando, perché elemento
ostativo, il ricorso al TAR. Per cui se dopo
quella riunione fosse stato mantenuto l'impegno
preso, inoltrando tempestivamente l'istanza al
Ministero, oggi probabilmente la sede secondaria
sarebbe cosa fatta”. |