GIULIANOVA (Te), 12.9.2013 -
Sarà operativo
domani, 13 settembre, il decreto legislativo
delegato n. 155 che ridisegna la geografia
giudiziaria con la cancellazione di 949 uffici,
il 47% di quelli sinora esistenti. Oltre ai
tribunali minori, chiuderanno i loro battenti le
sezioni distaccate, benché il ministro
Cancellieri abbia firmato 45 decreti che
autorizzano la prosecuzione di alcune attività,
anche giurisdizionali, all’interno dei vecchi
tribunali pur avvertendo che non si tratta di
una proroga bensì di indicazioni gestionali per
accompagnare il passaggio verso i tribunali
maggiori.
“25 di quei
decreti – afferma il sindaco Francesco
Mastromauro - autorizzano per un periodo
variabile, da pochi mesi fino a 5 anni, la
prosecuzione dell’utilizzo degli uffici anche se
solo per archivi e deposito, mentre i restanti
20 permettono di continuare l’esercizio
dell’attività giurisdizionale vera e propria, in
generale fino ad esaurimento dei giudizi civili
e penali pendenti. Per la Sezione distaccata di
Giulianova, che chiuderà domani come tante altre
in Italia nonostante sia tra le più importanti
per mole di lavoro e competenza territoriale, vi
erano, come emerse nell'incontro del 13
marzo scorso tenutosi a Teramo con i
rappresentanti della Camera Civile,
dell'Ordine degli Avvocati e dello stesso
presidente del Tribunale di Teramo,
ragioni sufficienti per ottenere la stessa
possibilità accordata, per fare un esempio, a
Casoria, Afragola e Frattamaggiore in Campania,
o a Moncalieri e Susa in Piemonte, che
continueranno la loro attività, sebbene per un
periodo limitato, fino ad esaurimento dei
giudizi civili e penali. Così non è stato. E
perdendo l'occasione di essere sede secondaria,
un'idea non troppo peregrina vista che altri
sindaci, dopo di me, l'hanno proposta per
tentare di salvare le sezioni distaccate
presenti nelle loro città, abbiamo perso la
possibilità di una speranza, anche minima, di
sopravvivere in attesa di ripensamenti su questa
riforma. Una riforma – prosegue Mastromauro
- che a colpi di cesoia ridisegna la
geografia giudiziaria italiana con gli
accorpamenti e sopprimendo le sezioni
distaccate, secondo me senza uno studio
preliminare e approfondito delle loro
specificità, e sulla quale si stanno alzando,
inevitabilmente, i toni delle polemiche.
Destinati peraltro ad aumentare di intensità
per i pesanti contraccolpi che ci saranno. Certo
rimane il rammarico per ciò che si poteva fare e
non è stato fatto, e per questo colpo di spugna
sulla storia plurisecolare della nostra
struttura giudiziaria, giacché a Giulianova,
come ricordava Riccardo Cerulli, si è
amministrata giustizia senza soluzione di
continuità a partire dall'età romana. Ciò che il
corso dei secoli ha risparmiato, è stato
cancellato da un decreto legislativo delegato”. |