TERAMO, 9.4.2013 -
Dalla Cooperativa Artigiana di Garanzia "Città
di Teramo e Provincia" riceviamo e pubblichiamo
in merito alla lettera
aperta della Sig.ra Tina Verani:
Non vogliamo minimamente criticare l’azione
messa in atto dalla nostra ex dipendente, ognuno
è libero di fare quello che crede, ma non può
chiedere di più di quello che gli spetta e che a
nostro avviso gli è stato già dato. Con
l’occasione vogliamo precisare che la dipendente
doveva essere licenziata oltre 10 anni fa quando
il CDA decise di dare ad una società partecipata
dalla Cooperativa tutte le attività ma,
prendendoci anche qualche responsabilità,
decidemmo di non licenziarla. Purtroppo, vista
la crisi che costringe tante aziende a chiudere
ogni giorno, vista la restrizione delle banche
nel concedere i finanziamenti e di conseguenza
il calo delle entrate, siamo stati costretti,
nostro malgrado, a prendere la decisione di
licenziare l’ultima dipendente. Vogliamo anche
smentire quanto sostenuto falsamente nella
lettera aperta che è stata sostituita da altra
dipendente in quanto ad oggi la Cooperativa non
ha dipendenti e il risparmio è stato notevole
visto che il suo lavoro viene svolto dalla
società partecipata senza aggravio di spese.
Ma una cosa la dobbiamo dire in quanto prima
del licenziamento il Presidente Di Marzio offrì
alla dipendente una valida alternativa di lavoro
in altra società del sistema Confartigianato
Teramo, ma la stessa rifiutò e,
susseguentemente, inviò certificati per un
periodo di malattia di sei mesi.
La situazione venutasi a creare venne presa
strumentalmente in mano dal sig. Marcello Di
Pasquale, cognato della Verani, che in più
occasioni ebbe a screditare, mediante scritti
portati dinanzi all’opinione pubblica, le
strutture del sistema Confartigianato Teramo ed
il suo Presidente, tanto da costringere Luciano
Di Marzio alla inevitabili tutela giudiziaria
per le azioni penalmente rilevanti.
Tutti gli ingiusti attacchi subiti da Marcello
di Pasquale, (pende procedimento penale per
quello che il Di Pasquale ha scritto nei
confronti di Di Marzio e le strutture che
rappresenta), sono poi stati presi asetticamente
a fondamento per tutte quelle azioni messe in
atto dall’allora Presidente della
Confartigianato Nazionale Guerrini, oggi tutte
sospese dal Tribunale di Roma.
Non vorremmo trovarci di fronte ad un ulteriore
tentativo di screditare le strutture
rappresentate dal Presidente Di Marzio e quindi
ad altri attacchi strumentali privi di
motivazioni.
Sicuramente chi legge i giornali e vede i
servizi in televisione potrebbe pensare che la
nostra Cooperativa e il suo CDA non sia
sensibile ai problemi della gente, al contrario
invece la Cooperativa ed i suoi innumerevoli
soci vivono sulla loro pelle la grave crisi
economica che attanaglia le attività produttive
italiane e che genera la perdita di innumerevoli
posti di lavoro, ma la stessa, nel respingere
formalmente ogni azione denigratrice, vuole
solo preservare la sua attività, anche con una
attenta analisi dei costi, per non far mai
venire meno ai tanti soci le boccate di ossigeno
date dalla garanzia sui finanziamenti che in
alcuni casi raggiunge anche il 100%. |