TERAMO,
24.7.2013 -
In
riferimento a quanto
diffuso agli organi di
informazione da parte
del
Comitato provinciale 5
Stelle sul progetto
dell’idrovolante,
l’assessore provinciale
alle politiche
comunitarie replica
quanto segue:
“Intanto
voglio sottolineare che posso comprendere il
punto di vista del Movimento 5 Stelle ma l'
equazione “soldi sprecati mentre non si creano
posti di lavoro” non è applicabile al progetto
dell’idrovolante e sarei felice di incontrarli
per spiegarglielo di persona. Intanto però sono
necessarie alcune doverose precisazioni.
La Provincia di Teramo ha vinto un bando del
Programma di Cooperazione transfrontaliero
IPA-Adriatico
che rappresenta la continuazione del Programma
transfrontaliero adriatico 2000-2006:
l’obiettivo di questi progetti è proprio quello
di realizzare progetti pilota per mettere
in collegamento – culturale, sociale,
trasportistico – le due sponde dell’Adriatico.
I bandi IPA non contemplano aiuti diretti alle
imprese o a lavoratori / disoccupati – previsti
con altre altre misure europee ma, appunto,
azioni pilota per stimolare interventi pubblici
e privati nefli ambiti previsti.
I voli test in direzione transfrontaliera (dai
porti di Giulianova e Brindisi) a Bar, Valona e
Corfù, erano previsti dal progetto Europeo Adri
Sea Planes ed erano uno degli obiettivi del
programma comunitario per dimostrare la
fattibilità e l’uitilità di un canale di
comunicazione alternativo a quello marittino fra
l’Italia e i Paesi transfrontalieri provando a
uniformare le regole e le normative dei diversi
Stati. I 178 mila euro citati nel comunicato
5 Stelle si riferiscono alla spesa per tutti i
voli test, non solo per quello che abbiamo fatto
noi a Pula.
Non è un caso fra i partner di progetto vi è
anche l’Ente nazionale di volo ENAC che deve
verificare come semplificare e armonizzare le
procedure amministrative che facilitino l’uso
degli idrovolanti. Il compito degli enti
coinvolti è anche quello di organizzare un
Comitato che vivrà anche dopo la fine del
progetto per favorire la gestione dei voli da
parte di compagnie private e realizzare le
strutture per gli idrovolanti, come quello fatto
dalla Provincia al porto di Giulianova.
Il sistema online di web-booking – comprensivo
di creazione portale e acquisto software, anche
questo obiettivo del progetto - sarà messo a
disposizione di eventuali operatori che
dovessero intraprendere una linea di
collegamento di idrovolanti.
Il ruolo della Provincia di Teramo,
insieme ai partner “istituzionali”, come la
Regione delle Isole Ionie, la Regione Puglia e
il Ministero del Montenegro, è stato quello di
garantire il più elevato supporto istituzionale
a questa iniziativa, così come l’ENAC, ha
fornito il proprio supporto alla verifica del
sistema normativo e alla creazione del consenso
con le Aviazioni Civili degli altri Paesi
partner, al fine di proporre modifiche normative
e atti di indirizzo finalizzati ad adeguare il
sistema burocratico / normativo alle esigenze di
snellezza di tale trasporto.
Non è vero che non rimane nulla sul territorio:
la Provincia ha dotato il Porto di Giulianova di
un pontile che potrà essere utilizzato non solo
dagli idrovolanti ma anche da imbarcazioni da
diporto di lunghezza fino a 14 metri.
Il Comitato che si è costituito continuerà a
lavorare per facilitare – attraverso tutta una
serie di semplificazioni rispetto agli
adempimenti amministrativi – l’arrivo di
compagnie private: non ci dimentichiamo che i
voli con l’idrovolante posso rappresentare una
vera attrattiva turistica anche in riferimento a
sorvoli all’interno della regione e non è stato
un caso che la scorsa settimana abbiamo volato
sul lago di Bomba.
Spiace che ci sia chi non vuole comprendere il
senso di questi progetti: progetti che guardano
al futuro. Nessun privato avrebbe potuto
investire in questa fase preliminare per
superare tutte le difficoltà burocratiche che
ancora rendono complesso l’uso degli
idrovolanti. Un mezzo, non dimentichiamolo, a
bassissimo impatto ambientale e molto
flessibile”. |