TERAMO, 18.7.2013
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In merito alle dichiarazioni diffuse agli organi
di informazione dal sindaco di Castellalto,
Vincenzo Di Marco, sulla ricostruzione del Ponte
di Castelnuovo, l’assessore alla viabilità, Elicio Romandini, precisa quanto segue con
preghiera di pubblicazione:
“In questi due
anni più volte ci siamo incontrati con i
cittadini e con le amministrazioni locali e con
loro abbiamo cercato di vagliare ogni ipotesi
anche quella di delocalizzare l’opera; un’
ipotesi questa che sul piano ideale, per ragioni
di tipo urbanistico, ci avrebbe potuto trovare
tutti d’accordo. Ma stante i vincoli dei
finanziamenti – non possono essere usati per
nuove opere infrastrutturali, si tratta di 3
milioni e 100 mila euro a valere sui Fas per la
riduzione del rischio idraulico, poi ci sono
altri 2 milioni e 900 mila euro che sono
arrivati sempre dalla Regione Abruzzo con la
rimodulazione degli interventi sulla sicurezza
stradale -
avremmo dovuto
ricominciare l’iter da capo. Ci sarebbero voluti
altri 2 o 3 milioni di euro, un nuove ponte più
a valle costerebbe circa 8 milioni di euro, che
al momento nessuno è in grado di garantire, e i
tempi di realizzazione si sarebbero almeno
raddoppiati.
La scelta di ricostruire il ponte esistente non
è il frutto di valutazioni politiche ma di
attente considerazioni tecniche tutte contenute
nelle relazioni allegate al progetto. Se la
ricostruzione del ponte esistente creerà,
inevitabilmente, dei disagi, la costruzione di
un nuovo ponte in altro luogo aprirebbe un
problema enorme, ad esempio, sulla viabilità di
collegamento per la realizzazione della quale
non esiste alcuna copertura economica. I fondi
che siamo riusciti ad utilizzare non possono
essere destinati a nuove opere infrastrutturali
e questo taglia la testa al toro. Il progetto
preliminare, così come lo abbiamo approvato, fu
presentato a tutte e quattro le amministrazioni
coinvolte – Cellino, Cermignano, Canzano,
Castellalto - proprio alla sala polifunzionale
di Castellalto, il 17 dicembre del 2009, quando
si svolse un Consiglio Comunale congiunto. Di
Marco è stato eletto successivamente ma questo
non lo autorizza a sostenere che non sa nulla
del progetto tanto più che all’epoca era
assessore della Giunta Ruggieri. In realtà per
arrivare a ricostruire il Ponte di Castelnuovo
è stata compiuta un’operazione di ingegneria
istituzionale e amministrativa, senza la quale
oggi non ci sarebbe nessuna polemica
semplicemente perché non ci sarebbe nessun
finanziamento. Mi appello al senso di
responsabilità istituzionale del Sindaco
affinchè anche lui riconosca quanto sia
importante per la sua comunità il risultato
raggiunto e ci affianchi nel sostenerne la
realizzazione”.
Sulla paventata chiusura del Ponte per oltre un
anno, Romandini, precisa che il capitolato di
appalto prevederà una premialità importante in
termini di punteggio per l'impresa che proporrà
una soluzione atta a ridurre i tempi di
interruzione del traffico veicolare. "E su
questo voglio tranquillizzare il Sindaco: noi
bandiremo un cosiddetto appalto-integrato al
quale potranno partecipare solo aziende
estremamente qualificate sia sotto il profilo
tecnico che sotto quello progettuale; non ho
dubbi che sapranno trovare le soluzioni più
innovative per ridurre i disagi". |