ROSETO DEGLI ABRUZZI, 29.12.2013 - Da
Pio Rapagnà, coordinatore della
Lista Civica Città per Vivere
ed ex parlamentare,
riceviamo e pubblichiamo:
I Cittadini che hanno promosso una “Class Action”
nei confronti del Comune di Roseto
contro gli iniqui
aumenti della TARSU chiedendone
l'annullamento e la revoca, previa sospensione
dei pagamenti rispettivi nella misura del 25%
per gli anni 2010 e 2011, oggi, alla luce delle
decisioni che l'attuale Amministrazione Comunale
si accinge ad assumere in merito al vecchio
CIRSU e alla “nuova” Società ERA, possono
affermare, senza ombra di dubbio, di avere avuto
ragione ad opporsi a quei due “strampalati” ed
alle Delibere “campate per aria” approvate sia
dalla Giunta che dal Consiglio Comunale
dell'epoca.
E' dimostrato, così, che le somme “aggiuntive”
che ogni famiglia è stata costretta a pagare in
quegli anni, erano il risultato della cattiva
gestione del servizio di Raccolta e Smaltimento
dei Rifiuti da parte del CIRSU e della SOGESA,
che, dalla sera alla mattina, hanno portato a
due successivi aumenti della TARSU, il primo,
nel 2009, del 60% ed il secondo, nel 2010, del
25%, ambedue del tutto ingiustificati, in
quanto condizionati dalla necessità di dare
copertura ai “presunti e inventati” maggior
costi del servizio di raccolta differenziata e
del Porta a Porta.
Città per Vivere, pertanto, essendosi battuta
sin dall'inizio a fianco dei Cittadini
ingiustamente “tartassati”, chiede alla
Amministrazione Comunale, prima di procedere a
“ricapitalizzazioni e separazioni” del CIRSU, di
“annullare” gli aumenti della TARSU
deliberati dalle precedenti Giunte Comunali,
ritirare le richieste di pagamenti a conguaglio
inviate nei giorni scorsi, e procedere, invece,
con somma urgenza, alla restituzione delle somme
versate in più rispetto al giuro dovuto, per
un totale complessivo di circa 1.400.000
euro.
La
attuale Giunta Comunale di centrodestra, alla
luce di come sono andate a finire le vicende
amministrative del CIRSU e della SOGESA, che
hanno “confermato” la validita, giustezza e
legittimità delle motivazioni addotte dai
Cittadini, ha l'obbligo giuridico, “ora per
allora” di predisporre un atto amministrativo
alfine di restituire alle famiglie di Roseto
gli aumenti della TARSU “pretesi” dal 2008 al
2013, in estensione anche per il 2014.
La
brutta vicenda del CIRSU-SOGESA e della TARSU ha
procurato ai Cittadini contribuenti una lesione
diretta, concreta ed attuale, dei propri diritti
e conseguenze significative rispetto agli
aggravi derivati ai bilanci delle famiglie e
delle attività produttive, artigianali,
commerciali e turistiche, in particolar modo
derivate dai reiterati aumenti del costo del
servizio, delle tariffe di smaltimento dei
rifiuti e, di conseguenza, della TARSU. |