ROSETO,
21.5.2013 - Da
Pio Rapagnà, coordinatore della
Lista Civica Città per Vivere
ed ex parlamentare,
riceviamo e pubblichiamo:
La attuale Amministrazione Comunale di
centrodestra di Roseto, dal momento del suo
insediamento ha avuto due anni di tempo per
affrontare la
problematica relativa alla realizzazione della
Variante alla attuale Statale 16,
già prevista dal Piano Regolatore
Generale e approvata dall'ANAS e finanziata dal
Ministero delle Infrastrutture.
Sino ad oggi, nessuna iniziativa è stata però
assunta dal Sindaco di Roseto Enio Pavone
e dal Consiglio Comunale,
dimostrando
incapacità “strategica” e, di fatto, rinunciando
ad una concreta opportunità per
“promuovere e attuare” un necessario sviluppo
economico ed occupazionale nel Comune di Roseto,
che si ritrova dentro a una forte crisi sociale
e ambientale.
Dopo tanti anni di iniziative istituzionali e
manifestazioni contro il transito dei TIR e dei
mezzi pesanti all'interno della nostra Città,
la Lista Civica Città per Vivere denuncia,
ancora una volta, il miope comportamento degli
attuali Amministratori Comunali, Provinciali e
Regionali, i quali stanno facendo di tutto
affinchè la seconda realtà territoriale e
turistica più importante della Provincia di
Teramo sia condannata a convivere nel futuro
prossimo con una situazione di traffico urbano
caotico che provocherà gravi danni alla salute e
alla sicurezza dei Cittadini.
Tutti gli esperti sanno che, in assenza di una “circonvallazione”
alternativa alla Statale 16”, sarà
materialmente impossibile realizzare, anche se
sbandierato, un efficace sistema di piste
ciclabili e percorsi pedonali protetti
all'interno del centro urbano e tra i Quartieri
più popolosi.
Di fronte a questa e ad altre “emergenze
ambientali” che esplodono ormai
quotidianamente, il Sindaco e la Giunta
Comunale di Roseto degli Abruzzi, se proprio
vogliono dimostrare il contrario e di amare la
propria Città, dovrebbero assumere immediate e
concrete iniziative per la loro soluzione.
Si cominci con la realizzazione della Variante
alla Statale 16 e la installazione di “centraline
di monitoraggio” previste dal Piano di
Tutela della Qualità dell'Aria, anche ai fini
della emissione di provvedimenti e ordinanze per
la salvaguardia della salute e della qualità
della vita dei Cittadini. |