TERAMO,
25.10.2016 -
La casa dello
studente sarà realizzata nella ex sede del
rettorato di viale Crucioli a Teramo. Questa la
proposta dell’Azienda per il diritto allo studio
e dell’Università, proprietaria quest’ultima
delle strutture e pronta a cederle in comodato
gratuito; la Provincia fungerà da centrale di
committenza per l’opera. Questa mattina è stata
firmata in Provincia la convenzione che suggella
un patto di collaborazione fra gli enti anche in
considerazione del fatto che l’ADSU non ha una
struttura tecnica adeguata e che, quindi, per
questo motivo, si avvarrà dell’Università e
della Provincia per attività di progettazione,
di direzione dei lavori, di coordinamento della
sicurezza e di supporto tecnico-amministrativo.
«E’ un
progetto con un forte valore aggiunto perché
oltre a dotare l’Università di una casa per lo
studente riqualifica una parte importante della
città e reintegra nel tessuto urbano la
popolazione studentesca con evidenti ricadute
positive sull’economia e sulle reti sociali»
ha dichiarato il presidente dell’ADSU, Paolo
Berardinelli che ha aggiunto: «E’ una sfida i
tempi sono brucianti, dobbiamo metterci subito
al lavoro per il progetto definitivo».
L’obiettivo è
quello di reperire le risorse necessarie
partecipando al bando del Ministero per
l’Istruzione e la ricerca riservato agli
interventi per strutture residenziali
universitarie. Il bando ha una dote nazionale di
100 milioni di euro, a Teramo si spera di
ottenere il valore corrispondente dell’immobile:
circa 9 milioni di euro. Viene ipotizzata una
residenza con 300 posti letto; 200 riservati a
studenti e università e 100 messi messi sul
mercato. Oltre ai posti letto, nell’idea
progettuale, si pensa ai tipici servizi di
queste strutture: dalle palestre a spazi di
aggregazione.
«Stiamo
ragionando – ha sottolineato il prorettore,
Dino Mastrocola, intervenuto alla firma della
convenzione – pensiamo anche di riservare una
parte ad uso foresteria per i tanti studenti
stranieri che frequentano corsi e master. Per
l’Università si tratta di fare un vero salto di
qualità visto che siamo fra le poche in Italia a
non avere una casa dello studente».
Ipotesi che
ora passeranno al vaglio della progettazione,
una fase stringente visto che il bando del Miur
è atteso fra fine anno e i primissimi mesi del
2017.
«Grazie
alla collaborazione con Università e Provincia
possiamo affrontare la sfida – ha detto il
direttore dell’ADSU, Antonio Sorgi – abbiamo
avuto interlocuzioni preliminari con gli uffici
del Ministero e siamo ottimisti».
Per la Provincia, che da mesi sta fungendo da
stazione appaltante anche per i Comuni, si
tratta, ha chiosato il presidente Renzo Di
Sabatino di un
«ulteriore
passaggio verso la funzione di area vasta a
servizio di enti e istituzioni locali. In questo
caso, pesa molto il valore intrinseco del
progetto per il suo impatto urbanistico e
sociale». |