PESCARA, 1.6.2016 -
In relazione alla copiosa
rassegna stampa odierna
sulle dichiarazioni
del Sottosegretario Mazzocca per il parere
espresso dall'ARTA circa la Assoggettabilità a
VAS del Programma Ministeriale sugli impianti di
incenerimento dei rifiuti, mi preme fare in
primis alcune osservazioni, riservandomi di
replicare con più dovizia di particolari tecnici
appena acquisiti compiutamente tutti i dati e la
relativa corrispondenza.
Occorre anzitutto ribadire che qualsiasi
rappresentante delle Istituzioni che fa delle
dichiarazioni deve conoscere o avere memoria del
problema, a meno che non lo faccia come reazione
a prescindere a scottature prese per altri
comunicati o altre infondate accuse come quelle
relative alla polemica sul bilancio e sui
trasferimenti regionali.
Premesso che le richieste di parere da parte del
Ministero sono datate 17 e 21 marzo e
indirizzate pure alla Regione, e che la Giunta
Regionale ha deliberato l'assoluta necessità di
Assoggettabilità a VAS dello stesso Programma il
12 Aprile, senza dare all'ARTA nell'arco di un
mese alcuna informazione né scritta né verbale
sulle proprie scelte, l'Agenzia il 15 Aprile ha
comunque completato l'istruttoria e inviato il
richiesto parere al Ministero.
Quindi, precisando di non aver personalmente
espresso nessuna opinione ma di aver
semplicemente trasmesso a mia firma un parere
tecnico formulato dalla Direzione dell'Area
Tecnica, i nodi vengono al pettine perché l'ARTA
deve dare il proprio supporto
tecnico-scientifico a tutte le Pubbliche
Amministrazioni e come tale va tecnicamente
consultata e informata, e nessuno può pensare
che il tecnico, in questo caso la struttura
tecnica, debba immaginare il "pensiero" di
qualcuno ed è bravo se ha immaginato bene,
mentre non lo è se si esprime diversamente: il
tecnico è il tecnico, sempre, sia quando il suo
parere - se viene richiesto - è in linea con le
aspettative che quando non lo è, e metterlo alla
berlina dubitando della sua professionalità
oltre a non essere un buon investimento per la
Regione, significa vanificare il ruolo di una
Istituzione, l'ARTA, che deve godere della
credibilità delle altre e dei cittadini.
Diversamente avrebbe ragione anche chi diffida
della balneabilità del mare quando i dati
analitici sono buoni e tranquillizzanti.
Anticipo in queste sede che ho parlato di
conoscenza dei fatti e di memoria perché il
Sottosegretario Mazzocca sa che il Piano
Regionale dei Rifiuti vigente risale al 2007, e
risulta coerente con il Programma allegato al
D.P.C.M. in questione, che l'iniziativa di un
nuovo Piano è ferma ad una Conferenza di Servizi
tenutasi nel mese di Dicembre 2015 e l'Arta
ignora qualsiasi proposta o intenzione di
modifica perché non più consultata. Parlo anche
di "memoria" perché il Sottosegretario Mazzocca
dimentica che la Conferenza Permanente
Stato-Regioni sull'argomento, tenutasi il 4
febbraio 2016, si è conclusa con il Presidente
della Conferenza che rileva: «si
è arrivati a stabilire un rapporto costruttivo
con il Governo, e considerando che una tale
conclusione consente di ottenere l'assenso anche
delle Regioni Marche, Umbria, Abruzzo e Molise
precedentemente contrarie ha espresso "parere
favorevole" allo schema di D.P.C.M. emendato
salvo le Regioni Lombardia e Campania che hanno
espresso voto contrario».
In conclusione, l'ARTA non ha disatteso alcuna
programmazione ambientale nè direttiva regionale
perché non ne era a conoscenza e non
è stata assolutamente coinvolta in merito. |