L'AQUILA,
5.5.2016
-“Abbiamo
presentato ieri formale richiesta per portare la
legge sul Taglio dei Doppi vitalizi in
commissione, visto che il documento giace ancora
nei cassetti della Regione, come la maggior
parte delle proposte di legge M5S”. Con
queste parole Sara Marcozzi, prima firmataria
della legge commenta
la richiesta ufficiale presentata alla
Presidenza della Prima Commissione Bilancio
per poter finalmente discutere la proposta di
legge che vede l’eliminazione del doppio
vitalizio per tutti i consiglieri regionali che
usufruiscono di questo privilegio.
“E’ una legge necessaria, soprattutto in questo
momento di difficoltà economica per la maggior
parte del Paese. Alcuni beneficiari abruzzesi
del doppio vitalizio sono attualmente presenti
in Parlamento” incalza Marcozzi “e al
compimento del sessantacinquesimo anno di età
potranno usufruire di questo beneficio.
Chiediamo ai consiglieri regionali di approvare
la nostra legge dando finalmente un segnale di
equità ai cittadini abruzzesi”.
Il risparmio stimato ammonta a
oltre 500mila euro anno. Questo l’importo che la
proposta di legge del M5S garantirà alle casse
di Regione Abruzzo. Primi numeri della proposta
normativa che dispone il divieto di cumulabilità
dell’assegno vitalizio regionale con altri
analoghi istituti previsti per gli eletti alla
carica di parlamentare europeo, di parlamentare
della Repubblica italiana, di consigliere o
assessore di altra Regione.
La legge oggi vigente, infatti, permette di
percepire il doppio e anche triplo vitalizio:
ipoteticamente, un politico che abbia svolto un
mandato in consiglio regionale, un mandato nel
Parlamento Italiano e un mandato nel Parlamento
Europeo avrebbe diritto a riscuotere 3 corposi
vitalizi a fronte di pochi anni di versamento di
contributi.
“Il M5S da sempre combatte
questo indegno privilegio di cui gode la casta”
commenta Sara Marcozzi “la mia proposta,
genera immediati risparmi e tenta di accorciare
le distanze che per anni i partiti, con questo
tipo di vantaggi, hanno frapposto tra loro e i
cittadini”.
Solo nel 2015, Regione Abruzzo ha sborsato oltre
4.230.000,00 euro per onorare questo assurdo
privilegio, destinato a una lista di 152
“fortunati” con un vitalizio medio di €
27.000,00 per ogni anno a politici e coniugi,
visto il diritto di reversibilità riservato a
questi ultimi in caso di decesso dell’avente
diritto al vitalizio.
Cifre che ovviamente variano a seconda degli anni
di presenza in Consiglio Regionale e che per
alcuni fortunatissimi ex-consiglieri supera i
60.000,00 euro annui. Una seconda categoria è
composta da 31 politici, alcuni di loro
attualmente presenti in Consiglio Regionale e in
Parlamento, che non hanno rinunciato a questo
diritto e che, al compimento del sessantesimo
anno di età potranno usufruire di questo
immeritato beneficio.
“Riteniamo che questa lampante disparità di
trattamento tra cittadino comune e classe
politica non sia più sostenibile” afferma
Sara Marcozzi “sempre più frequentemente mi
capita di ricevere persone disoccupate o in
mobilità costrette a subire le ingiustizie di un
legislatore che, da un lato approva
provvedimenti indegni come la legge Fornero e
dall’altro si auto-garantisce vantaggi da casta.
L’equità sociale - continua Marcozzi - va
garantita e ritrovata anche attraverso
l’approvazione di questo tipo di provvedimenti”. |