L'AQUILA,
10.8.2016
–
Con il nuovo
Piano Sociale
Regionale, la cui redazione e' costata agli
abruzzesi 130 mila euro di soldi pubblici
elargiti ad un privato, la Regione Abruzzo di
D'Alfonso ha istituito la compartecipazione a
carico dell'utenza per le prestazioni sociali.
Significa che da oggi, l'assistenza domiciliare
anziani e disabili , il telesoccorso, i Centri
diurni per disabili, servizi per la prima
infanzia, avranno un costo a carico dell'utenza
secondo nuove soglie introdotte dalla Regione.
Ancora tasse, ancora mani nelle tasche dei
cittadini .
Ma la cosa più vergognosa è l'aver previsto una
percentuale del 15% sul valore dell'intero Fondo
Sociale che si aggira intorno agli 11 milioni di
euro l'anno, per studi, ricerche e quindi
consulenze .
Vale a dire che circa 2 milioni di euro (sugli
11 milioni totali) saranno sottratti alle
prestazioni sociali per i disabili e utilizzati
per consulenze esterne.
Essere riusciti a far approvare alcuni
emendamenti a nostra firma, che limitano i
danni, non ci conforta affatto. La nuova tassa
rimane, anche se per le famiglie che hanno Isee
annuo di 8 mila euro e non addirittura di 5 mila
come prevedeva il piano; e le consulenze, seppur
diminuite dai nostri emendamenti, rimangono
comunque e sono sempre soldi che si sottraggono
alle prestazioni sociali.
Tra gli emendamenti che ci sono stati approvati
troviamo, come già sottolineato, l'innalzamento
della soglia di esenzione da 5 mila euro a 8
mila euro; la diminuzione del valore delle somme
da utilizzare per consulenze; in aggiunta a
queste abbiamo ottenuto il divieto di percepire
prebende e gettoni per i sindaci e per il
personale che partecipa agli organi di
sottogoverno degli ambiti sociali; l'assenza di
costi per gli organismi istituiti; il
reclutamento del personale esclusivamente
all'interno degli ambiti o dei comuni senza
ricorsi esterni ingiustificati.
Abbiamo smussato negli angoli del Piano sociale,
con ore di lavoro in commissione, ma non siamo
al Governo, ed il documento rimane fallimentare,
una mannaia sulla testa degli abruzzesi più in
difficoltà.
Noi siamo entrati nelle istituzioni per cambiare
il sistema politico, non per accontentarci del
meno peggio, ecco perché seppur consapevoli di
aver limitato qualche danno abbiamo messo
all'angolo con una forte azione di opposizione
la Giunta, per aver introdotto una nuova tassa
per gli abruzzesi .
Un governo responsabile prima di introdurre
questa tassa avrebbe dovuto tagliare gli
sprechi, primo fra tutti le consulenze esterne,
visto che la Regione ha personale a sufficienza
per adempiere ad i propri doveri.
Ma questa è la regione del Presidente D'Alfonso.
Non quella del M5S.
Gino Strada, una volta, alla domanda: "Quanto
deve costare la sanità pubblica?" ha risposto
"QUANTO BASTA PER CURARE TUTTI GRATIS!"
Questo noi lo dobbiamo pretendere oggi come
cittadini di opposizione, domani come
maggioranza di governo. |