PESCARA,
5.11.2017 -
Comincerà martedì 7, davanti al Tribunale di
Sulmona, il processo a carico del 64enne di
Pettorano sul Gizio che, nel settembre del 2014,
sparò a un orso marsicano causandone la morte.
L’udienza era stata in verità già messa in
calendario il 21 marzo scorso ma venne rinviata
perché coincidente con un giorno di astensione
dalle udienze da parte degli avvocati. Il WWF,
come da sua consolidata abitudine, si costituirà
parte civile, attraverso l’avv. Michele Pezone,
che da anni cura gli interessi dell’associazione
ambientalista nella tutela della fauna
selvatica, ad esempio nei tanti ricorsi
presentati per ottenere che il calendario
venatorio rispetti le disposizioni di legge.
«Il WWF – spiega il delegato Abruzzo
Luciano Di Tizio – sarà presente in aula per
far valere le ragioni dell’ambiente in un
processo che ha un particolare rilievo: negli
ultimi 50 anni una ottantina di orsi sono morti
per cause riconducibili ad attività umane,
vittime di incidenti ma anche di bocconi
avvelenati e armi da fuoco, eppure solo in
rarissimi casi si è arrivati all’esame di questi
episodi in un’aula di giustizia».
L’orso marsicano (Ursus arctos marsicanus
Altobello, 1921), sottospecie unica al mondo e
preziosissima per la biodiversità, sopravvive
soltanto con una cinquantina di individui
concentrati prevalentemente in Abruzzo (e in
piccola parte in Lazio, Molise e Marche). Un
numero molto basso che porta la sottospecie
sull’orlo dell’estinzione e rende necessarie
eccezionali misure di protezione. Si tratta di
un animale con il quale bisogna imparare a
convivere, ancor più di quanto si è fatto
finora.
Nelle montagne abruzzesi, e in alcune zone più
che nelle altre, la possibilità di un incontro
ravvicinato è tutt’altro che remota. Questo
tuttavia non giustifica reazioni esagerate da
parte dell’uomo, neppure in difesa dei propri
interessi economici, visto che si tratta di un
animale mite e che i danni che provoca vengono
rimborsati. Gli incontri avvengono soprattutto
in estate. Non a caso il WWF nel giugno scorso
diffuse una nota, con alcune informazioni di
base e poche e semplici regole da rispettare,
condensate in otto cose da sapere e altrettante
regole da rispettare che vi riproponiamo qui di
seguito.
Cose
da sapere
Cose da fare (e da non fare)
WWF Italia Onlus, Abruzzo
abruzzo@wwf.it
392.1814355 |