PESCARA,
31.1.2017 -
“Non posso che condividere in linea generale le
perplessità emerse da più parti circa
l’approvazione di un
Piano di gestione del lupo, in particolare
nella parte che prevede il suo abbattimento
diretto”: lo ha dichiarato questa mattina il
presidente della Regione Luciano D’Alfonso. Il
governatore ha inoltre sottolineato come “Anche
a livello regionale non si può non ravvedere una
incongruenza di fondo tra la scelta in
discussione e quelli che sono gli obiettivi
politici e strategici della Regione Abruzzo
degli ultimi decenni, incentrati su un modello
di sviluppo compatibile con l’ambiente e con la
sua ecologia. Da questo punto di vista
l’immagine della nostra Regione, faticosamente
costruita nel corso degli anni, verrebbe
seriamente compromessa, e con essa l’economia
turistica che da essa discende. Buona parte
della comunità scientifica, inoltre, ha già
espresso ampie perplessità circa le
insufficienti condizioni tecniche necessarie per
poter impostare un piano di controllo numerico,
in considerazione della scarsa conoscenza della
popolazione faunistica in esame e della sua
frammentaria distribuzione”.
Dichiarazioni
accolte con favore dal delegato Abruzzo del WWF
Luciano Di Tizio, che così commenta: «Il
presidente D’Alfonso, al quale ho inviato un
personale messaggio di ringraziamento a nome del
Lupo, ha evidentemente accolto le nostre
sollecitazioni, indirizzate nei giorni scorsi a
lui e ai tre componenti del suo governo
direttamente coinvolti nella questione, gli
assessori Pepe e Di Matteo e il sottosegretario
Mazzocca. Nell’ultimo di questi messaggi il WWF
sottolineava proprio come approvare un simile
Piano sarebbe stato incongruente e persino
umiliante per l’Abruzzo, la regione nella quale
negli anni 70’ del secolo scorso partì la
campagna “Operazione San Francesco” che portò
alla protezione di una specie allora ridotta
sulle soglie dell’estinzione. Occorre però che
alle buone parole seguano i fatti: nella
riunione del 2 febbraio la Regione Abruzzo dovrà
votare contro qualsiasi ipotesi di abbattimento,
in linea con quanto suggeriscono la scienza, il
buon senso e la volontà della stragrande
maggioranza degli abruzzesi, ben consapevole del
fatto che attraverso le buone pratiche
nell’allevamento del bestiame domestico (recinti
di dissuasione, cani da pastore, ricovero
notturno) la convivenza sia non solo possibile
ma positiva per tutti, senza dimenticare il
ruolo importantissimo che il lupo ha anche nel
contenimento della popolazione dei cinghiali,
incautamente introdotti anni fa per scopi
venatori».
WWF Italia Onlus, Abruzzo
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