Deborah
Malatesta: Sulle ali del successo con Totem Blu
Deborah
Malatesta, foto by Massimo Ferrari
Roma,
Sabato 18 Giugno 2011 - Lo scorso
15
Giugno il film TOTEM BLUE, interpretato
dall'attrice giuliese Deborah Malatesta, ha
partecipato con successo AL FESTIVAL DELLE
NAZIONI di Ebensee, AUSTRIA.
Totem Blue si è rivelato film evento al
Levante International Film Fest di Bari,
film premiato per creativita' ed
originalita' al "The Indie Award" in
California, e ancora in California premiato
al "The Accolade Award"; Film evento
all'Ostia Film Fest. Film premiato al
Diamante Festival in Calabria come "Diamante
del Cinema nelle Puglie"ed inoltre insignito
del prestigioso Premio Barocco "Terra del
sole". Menzione speciale, Nomination come
Miglior Film, all'"I've Seen Films Fest" di
Milano, festival fondato da Rugter Hauer, lo
strepitoso attore di Blad Runner e proprio
in questa occasione il Corriere della Sera
afferma " ... Con un'ottima Deborah
Malatesta...". L' articolo sulla
rivista tedesca "Iid-magazine" e, appunto,
qualche giorno fa, il 15 giugno, al Festival
delle Nazioni di Ebensee in Austria. A
Deborah Malatesta, che
www.giulianobvailbelvedere.it ha già
conosciuto
con una intervista per Giuliesi nel Mondo,
abbiamo rivolto alcune domande sulla scorta
di questi avvenimenti.
- Cos’è Totem Blu per te alla luce di
questi riconoscimenti?
«Un lungo viaggio di emozioni. La grandezza non
e' in colui che resta sempre in piedi ma e' in
colui che cade e continuamente si rialza. Noi
siamo per natura in evoluzione ma non dobbiamo
perdere la coscienza di noi stessi. Io ho sempre
creduto nel progetto Totem Blue. La conferma che
il mio sentire non fosse unicamente dovuto al
fatto di esserne una degli interpreti
principali, mi giunge ogni qualvolta il film
viene proiettato su un grande schermo.
L'America, la Germania, l'Austria e timidamente
l'Italia ci hanno reso vincenti».
-
Da cosa nasce la nuova fase di successo?
«Ritengo che la passione, che ci nutre, ci rende
liberi di volare e volteggiare tra i colori
dell'arcobaleno.
I miei occhi sono gli occhi dell'essenza e lo
sguardo del mio Boss impresso sulla locandina ne
sono la negazione. Forse la fumosa grammatica di
questa vita cosi' bella non e' comprensibile ai
meno sensibili».
- Film di qualità, non di massa. Quasi di
nicchia. Dov’è la gratificazione?
«Fino a quando ci sara' anche un solo spettatore
in grado di tramandare la conoscenza, potremo
affermare, alla Valery, che " ...l'arte e' il
più breve cammino da un uomo ad un altro...".
Per una piccola ma significante minoranza noi
siamo e saremmo sempre degli eletti. Spesso il
non esserci ci dona, inconsapevolmente, l'immortalita'.
Perche' Totem Blue e' un film orfano che non fa
sconti, un film che impone il risveglio di un
pensiero ormai assopito. Un film che fara'
sempre parte di me e che mi indichera' la giusta
via per raggiungere la piena maturita'». |