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Francesca Pandoli, 23 anni, di Giulianova, laureata stilista di moda all'Istituto Burgo di Pescara, nel 2010 ha vinto il premio che le ha consentito di entrare nella Maison di Valentino: Nella foto Uno degli abiti realizzati da Francesca in occasione della sfilata Haute Couture a Parigi Francesca Pandoli, la stilista giuliese nel "cuore" di Valentino

di Ludovico Raimondi

Giulianova, 20 Luglio 2011 - A un anno di distanza, abbiamo raccolto le emozioni e le esperienze di Francesca Pandoli, entrata nella Maison di Valentino grazie al Primo Premio vinto al termine dello stage dei giovani talenti della moda italiana. Ha "vestito" Anne Hatway nella Notte degli Oscar 2011

Uno degli abiti realizzati da Francesca Pandoli in occasione della sfilata Haute Couture a Parigi.  

 

Francesca, come sei entrata nella prestigiosa Maison, dalla porta principale o dal retrobottega?

«Sai, per una ragazza appena laureata e con tanti sogni nel cassetto vincere un concorso è già un traguardo ambito, ma vincere “quel” concorso è stato inaspettato. Il giorno in cui ho varcato la porta principale del monumentale palazzo rinascimentale non credevo a tutto ciò che si stava aprendo innanzi a me, d’allora ansia, paura ed eccitazione mi hanno accompagnato nei mesi trascorsi nell’atelier Valentino».

Sono successe tante cose dopo quel premio e dal tuo ingresso nella Maison: Parigi, la notte degli Oscar a Los Angeles, ecc…Qual è stata la più grande emozione in questi mesi?

«Non ti nascondo che è stata un’esperienza unica in quanto ad opportunità ed emozioni, tutte diverse ed altamente significative per la mia crescita professionale, mi riferisco alla realizzazione di capi esclusivi per personaggi noti del mondo dello spettacolo e del cinema come quello indossato dall’attrice Anne Hatway  per la notte degli Oscar a Los Angeles; e ancora la partecipazione nello storico ufficio di Valentino alle prove degli abiti per le sfilate dell’alta moda o ai servizi fotografici per le riviste di moda internazionali (Vogue America,Vogue Germania..)»

E la più grande soddisfazione?

«Devo dire, intanto, che non sono mancati momenti di grande lavoro e sacrificio come trascorrere interi fine settimana a plissettare metri e metri di organza affinché lussuosi abiti eleganti fossero pronti per il defilé parigino, o ancora passare le festività natalizie a ricamare milioni di Swarovski su impalpabili volants di tulle. Nella sostanza è stata la sintesi di un lungo percorso formativo suggellato da situazioni gratificanti come prendere parte al backstage della sfilata di Haute Couture a Parigi alla presenza di nomi famosi del panorama della moda ad esempio la direttrice di Vogue America Anna Wintour, l’attrice Jessica Alba e, non per ultimo, vivere la magia di stare nel fulcro del fashion system a Place Vendome».

Valentino è il tuo stilista preferito da sempre per la sua sartorialità e per la sua eleganza. Ora che ci sei dentro, nel cuore della Masison, sei ancora più convinta di questo o ci sono state delle evoluzioni, dal vivo, che hai acquisito e che da fuori sfuggivano?

«Di tutta l’esperienza vissuta intensamente, la cosa più affascinante è stata scoprire, con enorme stupore, una realtà sartoriale che, nonostante il resto dell’haute couture abbia già abbracciato le più innovative tecniche di lavorazione, è rimasta  gelosamente legata ai tradizionali metodi e strumenti di produzione che richiedono tantissime ore di applicazione ed esigono esclusivamente la realizzazione a mano. Non ti nascondo che oggi parlare del periodo trascorso nell’Atelier Valentino equivale a rivivere un’emozione intensa, da sogno; e, proprio perché riconosco ciò, la mia più grande soddisfazione è stata ricevere degli apprezzamenti da tutto lo staff e dalla premier sia per le mie capacità sartoriali che per le mie competenze stilistiche , nonché verificare, con grande piacere, che tutto il mio percorso didattico post-diploma nell’Istituto di Moda Burgo di Pescara da me frequentato ha avuto un gratificante riscontro pratico che penso mi sosterrà per i miei futuri impegni e progetti di lavoro».

A proposito, quali saranno i prossimi impegni?

«Per ora mi divido tra l’insegnamento di figurino presso l’Istituto di moda Burgo e la collaborazione con la Maison Valentino durante le collezioni dell’Haute Couture ma ho ancora degli obbiettivi da raggiungere. Prossimamente ho in progetto di aprire un’area espositiva avente un ufficio creativo che consiste nella progettazione e lo studio di capi esclusivi sartoriali da sposa, cerimonia ... al fine della  realizzazione del capo mediante accurate lavorazioni artigianali. Questo è uno dei miei traguardi».

Hai la sensazione che, in certi casi, un anno è come se ne racchiudesse dieci o hai ancora la sensazione che hai fatto solo pochi passi?

«Ogni mio punto d’arrivo prevede subito un altro punto di partenza. Chissà quale sarà il prossimo?»

Foto in mezzo: Francesca con la Premier della Maison Valentino

Foto in basso: Francesca (seconda da sinistra) con gli stilisti della "Maison" Mariagrazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli e tutto lo staff 

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Francesca Pandoli, 23 anni, di Giulianova, laureata stilista di moda all'Istituto Burgo di Pescara, nel 2010 ha vinto il premio che le ha consentito di entrare nella Maison di Valentino. A un anno di distanza abbiamo raccolto le emozioni e le esperienze della giovane stilista giuliese nel tempio della Moda. Tra i più prestigiosi successi di Francesca, un abito di sua creazione indossato dall'attrice Anne Hatway alla notte degli Oscar di Los Angeles 2011.  
 

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