Giulianova,
Lunedì 28 Febbraio 2011 -
“Un amministratore
che abbia davvero a
cuore la sua città deve
certamente occuparsi del
presente ma anche
possedere una visione
strategica a lungo
respiro. Ecco allora il
progetto Giulianova 2020
e, su altro versante, il
progetto Teramo 2020”.
Queste le
parole del sindaco
Francesco Mastromauro
in relazione alle
dichiarazioni
recentemente rese dal
primo cittadino di
Teramo in merito
all'idea di un' “area
vasta” comprendente,
oltre a Teramo, anche
Giulianova, Nereto ed
Atri. “Indubbiamente
l'”area vasta”, che ha
come perno Teramo e
Giulianova sino a
ricomprendere anche
Nereto ed Atri”,
dice il sindaco, “nel
superare ogni vieto
campanilismo e logiche
di appartenenza politica
risponde in pieno alla
necessità di una
pianificazione
condivisa, peraltro già
fatta balenare qualche
anno fa e oggi, a causa
dei tagli ai danni degli
enti locali e delle
scarse economiche
disponibili, ritengo non
più rinviabile. Ben
venga, dunque, l'”area
vasta”. Però non si
dimentichi – avverte
il primo cittadino di
Giulianova - che uno
dei punti qualificanti
di questa sorta di città
“allargata” era e rimane
la mobilità. Oggi
si parla di tram-treno
sulla tratta ferroviaria
Teramo-Giulianova come
soluzione per
rivitalizzare la linea,
per decongestionare il
traffico stradale e
favorire i pendolari.
Benissimo. Ma, mi
chiedo, che fine ha
fatto la prevista
stazione di Colleranesco?
Eppure quella fermata,
di cui si iniziò a
parlare nel bel convegno
organizzato
dall'associazione
teramana “Il Poliorama”
nel lontano 1994 e più
volte tornata a far
capolino nel corso degli
anni”, prosegue il
sindaco, “sembra
essere stata
completamente
dimenticata. E ciò
nonostante la sua
previsione nello Studio
di fattibilità per la
riqualificazione della
ferrovia
Teramo-Giulianova
presentato nel 2007, e
quindi nella relazione
finale del Prof. Roberto
Mascarucci relativa al
Piano d'Area della Media
e Bassa Valle del
Tordino, che è
del marzo 2009, dove la
fermata di
Colleranesco veniva
giudicata di strategica
rilevanza. Ma
fondamentale –
conclude il sindaco
Mastromauro - è
anche, nel quadro della
cosiddetta “area vasta”,
ultimare la
superstrada Teramo-Mare
sino a Giulianova,
perché non è possibile
concepire una strategia
territoriale di ampio
respiro senza risolvere
questioni centrali della
mobilità”. |