Giulianova,
2.10.2012 -
Riunione in Comune, nel
tardo pomeriggio di
ieri, con i
rappresentanti delle
società Giulianova
Skyline e Diamond
Group unitamente ai
relativi tecnici, per
fare il punto sui piani
di recupero ex SADAM,
prossimo all'avvio dopo
la bonifica effettuata a
partire dal 2009 ed il
rilascio del permesso a
costruire relativo al
primo lotto, ed ex FOMA,
il cui iter è in via di
completamento.
L'incontro, convocato
dal sindaco Francesco
Mastromauro,
nell'occasione
affiancato
dall'assessore
Alfonso Vella, dal
dirigente Maria
Angela Mastropietro
e dal funzionario
Fabrizio Iacovoni,
ha avuto come obiettivo
quello, dice il sindaco,
di “attivare un
fecondo dialogo con le
due proprietà,
mettendole in relazione
tra loro e con
l'Amministrazione
comunale al fine di un
più stringente
coordinamento giacché si
tratta di un intervento
urbanistico
importantissimo per
Giulianova e che
cambierà radicalmente,
in meglio, quella che è
un'area vastissima e
nevralgica della città
in abbandono da 25 anni
e giunta ad un
gravissimo e vergognoso
degrado, indegno per una
località a forte
vocazione turistica”.
Proprio in
considerazione
dell'ampiezza e
incisività
dell'intervento, basato
su un articolato
programma edilizio, il
sindaco ha ritenuto
necessario un confronto
su aspetti riguardanti
la nuova pista ciclabile
e la viabilità, con
particolare riferimento
alla riqualificazione di
via Trieste, sui
materiali da utilizzare
per i manufatti, che
dovranno essere a basso
impatto ambientale ed
energetico e ad alto
contenuto tecnologico,
comprese le essenze
arboree previste per le
aree e gli spazi verdi.
“Ho
ritenuto mio dovere
puntualizzare alcuni
aspetti e dare delle
indicazioni, che hanno
trovato accoglimento. Ho
anche ottenuto dalla
proprietà l'impegno alla
eliminazione della
barriera perimetrale
affinché chiunque,
passando, possa
costantemente vedere la
trasformazione in atto,
seguire gli interventi
passo passo, rendersi
insomma conto di come
muta quello che per
tanti anni è stato un
ricettacolo di rifiuti,
un bivacco, un luogo
popolato da ratti e
serpenti. Una immagine
sconfortante –
conclude Mastromauro -
che ha accompagnato i
miei anni e quelli di
tantissimi giuliesi, ma
che finalmente verrà
relegata tra i ricordi.
Quelli più brutti”. |